​Nonostante le ristrettezze imposte dal Fair Play Finanziario, l'Inter è tornata a spendere. La Gazzetta dello Sport si interroga sul perché: "L’Inter sta giocando al rischiatutto. Thohir sa che soltanto agganciando il treno della Champions si potrà materializzare davvero il progetto di rilancio della società, economico e commerciale. Per questo ha autorizzato Ausilio e Fassone a un’operazione costosissima come quella di Kondogbia, l’unico giocatore preso a titolo definitivo, con un fisso da 30 milioni più bonus. Già, ma con quali fondi? Le cessioni sono fondamentali e vi spieghiamo perché. L’Inter è una macchina che perde tanti, tantissimi soldi: 102 milioni nel 2013-14, una novantina nel 2014-15. Thohir le ha prestato tre mesi fa 60 milioni, che sono serviti per completare la scorsa stagione e che potrebbero bastare per l’esercizio in corso, a patto di rispettare la prescrizione dell’Uefa di chiudere il 2015-16 con un deficit massimo di 30 milioni (al netto degli aggiustamenti del fair play). Come si fa ad avere un bilancio di -30? Solo con una campagna acquisti a saldo zero.  

Tranne Kondogbia, le altre operazioni in entrata – i cosiddetti pagherò – hanno avuto un duplice vantaggio: finanziario perché si diluiscono i pagamenti, contabile perché gli ammortamenti scattano solo quando il riscatto diventa obbligatorio, addirittura nel 2016-17 per Jovetic e Miranda. Tuttavia, l’addio di Shaqiri e i 20 milioni incassati dalle uscite minori non bastano. A parte gli esuberi già noti, serve pure una cessione da 10-15 milioni per non avere problemi di cassa e non dover chiedere a Thohir altre iniezioni di denaro entro Natale. È chiaro che l’Inter ha assunto impegni onerosissimi per i prossimi anni, che si potranno rispettare solo con gli incassi della Champions. Altrimenti, la prossima estate bisognerà vendere i pezzi pregiati".

Sezione: News / Data: Mar 11 agosto 2015 alle 14:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print