Ore 19.40, l'arrivo. Monza lo aspetta, città della Brianza che si unisce al calore mondiale per un uomo diventato leggenda da pochi giorni, anzi no. Perché leggenda lui lo è sempre stato, diventandolo sempre di più, anno dopo anno, vittoria dopo vittoria. Il tifoso piange e ride allo stesso tempo e intanto lo abbraccia, in qualsiasi luogo e in tutte le occasioni. E' lui l'uomo del momento in un'Inter che non si è ancora abituata a non vedere più quella storica numero 4 su e giù per la fascia, e forse non lo farà mai. Gli 'scarpini al chiodo' non ci sono ancora perché da giocare c'è anche ancora la gara di Verona che diventerà storica, in ogni caso. Intanto lui non si dimentica della sua 'creatura' più bella, quella che porta avanti dal 2001 per strappare un sorriso a bambini che la felicità devono cercarla, giorno dopo giorno. Javier Zanetti sceglie Monza per un evento legato alla 'Fundacion Pupi', i tifosi lo aspettano con trepidazione e il ritardo del capitano al ristorante 'Saint Georges Premier' passa in secondo piano, lui che in campo e nella vita è sempre arrivato in anticipo. Tantissimi applausi, abbracci ideali e non, bambini al settimo cielo che accolgono El Tractor insieme alla moglie Paula, anche lei attivissima in questa bellissima avventura.

Pochi minuti dopo aver parcheggiato per JZ è già tempo di microfoni e riflettori con un messaggio forse scontato, ma sempre meraviglioso: "Anche questa sera siete qui in tanti, tutti felici per questo appuntamento dedicato alla mia fondazione. Non riesco a trovare le giuste parole per esprimere la mia gratitudine, siete sempre numerosi e non mi stancherò mai di dire che il tifoso dell'Inter è veramente speciale, anche per questo". Applausi, applausi e ancora applausi. Una bellissima serata a scopo benefico per un uomo che è gia leggenda. Chapeau, Pupi

Sezione: News / Data: Gio 15 maggio 2014 alle 23:00 / Fonte: Monza - Dall'inviato al Saint Georges Premier
Autore: Francesco Fontana
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