L'Inter sarà più forte anche della sosta forzata che la obbligherà a sfidare la Lazio domenica sera senza aver il ritmo che avrebbe avuto giocando ieri a Bologna. A pensarlo è Riccardo Ferri, ex difensore nerazzurro: "I vantaggi o gli svantaggi psicologici appartengono a squadre che non hanno certezze, cosa che non riguarda l’Inter. In questo momento l’Inter ha una consapevolezza tale che non credo possa farsi condizionare da una partita rinviata - le sue parole a Gazzetta.it -. Resta senza dubbio la favorita alla vittoria dello scudetto, non vedo come non potrebbe esserlo dopo quello fatto vedere nel girone d’andata. Credo che nello spogliatoio si cerchi di tenere a bada l’entusiasmo e gli elogi, ma c’è la consapevolezza di poter andare a prendere la seconda stella. Questa è una squadra che sa quanto vale ma che non pecca di presunzione, consapevole che ci sarà da lottare con almeno due o tre rivali fino all’ultimo".

L'incrocio con i biancocelesti richiama al match con l'andata, l'unico perso in campionato nell'era Inzaghi: "L’Inter di oggi è la stessa, cerca sempre di fare la partita e di occupare la metà campo avversaria. La differenza è che oggi sbaglia meno e concede meno, ma l’atteggiamento è sempre lo stesso. Inzaghi ha limato le piccole imperfezioni e ha anche modificato il gioco già dominante della scorsa stagione. Questa è un’Inter che gioca e manovra di più, che ha una maggior partecipazione da parte di tutti a partire dalla coppia d’attacco Dzeko-Lautaro. Quella di oggi è un’Inter che si diverte, in cui c’è il coinvolgimento di tutti, e che è in grado di abbinare estetica ed efficacia".

Gennaio è il mese del tour de force per la Beneamata ma anche del mercato, una sessione a cui la dirigenza arriva con la tranquillità di non dover per forza fare colpi di riparazione: "L’Inter è una squadra completa, sia dietro che davanti. Difficile fare un nome, finora la società ha dimostrato di saper scegliere i profili più adatti. L’Inter è una squadra sempre molto attiva e c’è una gran lavoro di scouting guidato da Ausilio e Marotta. Andare a toccare adesso una squadra così ben strutturata è difficile e pericoloso, credo si cercherà più che altro verso obiettivi estivi per arrivare a qualcuno che alzi ancora il livello della rosa. Prendiamo Ginter, è uno di spessore internazionale, che darebbe qualità, esperienza e prospettiva al reparto. È giusto che una società come l’Inter cerchi questi profili e faccia questo tipo di programmazione. Ma ogni giocatore va inserito in un contesto, è tutto da vedere".

 
Sezione: News / Data: Ven 07 gennaio 2022 alle 17:43
Autore: Mattia Zangari
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