Il Tribunale di Milano, sezione Imprese, non ha accolto il decreto di urgenza presentato da Rai contro Sky in merito alla possibilità per la tv pubblica di continuare a trasmettere anche nella prossima stagione le partite della Champions League in chiaro. Il giudice, Pier Luigi Perrotti, secondo quanto si apprende, non ha ravvisato la sussistenza di un pericolo di danno irreparabile tale da richiedere un provvedimento di urgenza, nulla lasciando intendere sul merito della vicenda.

Rai si era rivolta al Tribunale per evitare o sospendere l’esecuzione di contratti tra Sky, titolare dei diritti, e altri operatori per la trasmissione degli stessi contenuti. E ora - secondo quanto riporta Radiocor - valuterà di procedere a un ricorso nel merito per vedersi riconosciuta la possibilità di esercitare quelle opzioni contrattuali che le consentano di continuare a trasmettere la massima competizione europea per club sui suoi canali, dopo averla già tramessa nella stagione appena conclusa. Sky ritiene che l’opzione non sia più esercitabile dall’emittente pubblica in quanto non si è avverata una delle condizioni previste dal contratto, cioè che il gruppo americano detenesse i diritti sull’intero pacchetto di partite del campionato di Serie A. Sky, con questa clausola, si era dunque riservata di poter rivedere la concessione alla Rai dei diritti in chiaro della Champions League qualora il proprio portafoglio di match di Serie A non fosse completo.

A proposito dei diritti della Champions League in chiaro, da tempo si vocifera che Mediaset sia alla finestra per tenere d’occhio la situazione. Qualora la Rai uscisse sconfitta dalla battaglia legale, il Biscione potrebbe subentrare e accordarsi con Sky per trasmettere le gare della massima competizione europea per club nel 2019/2020.

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Sezione: News / Data: Ven 28 giugno 2019 alle 11:14
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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