Marco Bellinazzo del Sole 24 Ore spiega su Goal.com i piani di Inter e Milan per quanto riguarda San Siro. I due club hanno finalmente trovato un accordo che potrebbe sancire la svolta in questo senso.

"San Siro è tra i cinque stadi più noti al mondo, un’istituzione che sarebbe un errore clamoroso abbandonare. Inoltre, un intervento di ristrutturazione e modernizzazione, bilanciato da una concessione da parte del Comune di un diritto di superficie di 99 anni sul modello Udinese, potrebbe costare alle due società meno di quanto costerebbe a ciascuna la costruzione ex novo di un impianto di proprietà - si legge -. Se poi la concessione si estendesse anche al diritto di intitolazione l’esborso potrebbe essere compensato in gran parte. Per dare il proprio nome al nuovo San Siro uno sponsor di caratura internazionale potrebbe pagare tra i 5 e gli 8 milioni all’anno. Da qui a fine anno un gruppo di esperti avrà il compito da qui di ipotizzare perciò il migliore percorso di rinnovamento per tenere insieme le esigenze di tutte le parti in causa, il Comune che da San Siro incassa canoni per oltre 8 milioni all’anno, il fondo Elliott e Suning".

L’investimento totale, secondo Bellinazzo, potrebbe costare dai 100 ai 200 milioni, con un arco temporale per realizzare i lavori edilizi di non più di 4 anni. "L’obiettivo è avere uno stadio che assicuri a regime 100 milioni di ricavi annui per ciascuna squadra - aggiunge l'esperto -. Questo è il livello di incassi che i grandi club europei come Barcellona, Real Madrid, Arsenal e Manchester United, raggiungono e superano stabilmente ogni stagione". La Juve, invece, al massimo è arrivata a 60 milioni di ricavi per l'Allianz Stadium, complice anche la capienza. Le milanesi puntano a triplicare i ricavi attuali che si attestano sui 35 milioni per i rossoneri e 34 per i nerazzurri.

"Il nuovo San Siro avrebbe del resto già doppio degli eventi sportivi di qualsiasi altro impianto top - continua Bellinazzo -. Ovviamente vanno inglobati nello stadio tutti i servizi che oggi vengono svolti da soggetti terzi in quanto a parcheggi, cibo, bevande e merchandising. Una possibilità offerta dalle attuali norme che in caso di ristrutturazione dello stadio consentono ai club di svolgere in esclusiva tutte le attività commerciali in un perimetro di 300 metri , da cinque ore prima a tre ore dopo le gare , (lo ha previsto il decreto legge n. 50 del 2017 poi converito in legge). Una novità introdotta proprio per frenare la diffusione di chioschi e le bancarelle che assediano gli stadi, danneggiando i club con la vendita di prodotti contraffatti. In questo modo si possono porre le condizioni per dare vita a una struttura in grado di generare più profitti sia dal cosiddetto matchday (60/70 a stagione per club) sia dagli eventi collaterali (20/30), contribuendo alla definitiva rinascita del calcio meneghino".

VIDEO - TANTI AUGURI A... - ROBERTO BONINSEGNA: QUATRIPLETTA AL CAGLIARI NEL '74, GOL IN TUTTI I MODI

Sezione: News / Data: Mar 13 novembre 2018 alle 11:55 / Fonte: Goal.com
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print