Si avvicina sempre di più il momento di Juventus-Inter, derby d'Italia in programma venerdì prossimo. A pochi giorni dalla sfida, il giornalista Marco Bellinazzo sottolinea, nella sua rubrica su Goal Italia, le differenze tra le due società a livello finanziario. "Al momento, tra Juve e Inter esiste ancora un ampio divario scavato nelle ultime stagioni dalla galoppata juventina e per converso dalle vicissitudini societarie e proprietarie dell’Inter, frenata anche dai vincoli del fair play finanziario. Ma è un gap destinato a ridursi se l’Inter, con una presenza costante in Champions, confermerà il trend di aumento del fatturato manifestato in questi anni".

Dopo aver ricordato i numeri record dell'ultimo bilancio nerazzurro in termini di fatturato e ricavi, Bellinazzo analizza come sia "proprio sul fronte stadio che quindi si può e si deve recuperare terreno rispetto alla Juve (l’Allianz Stadium ha una capienza massima di 40mila). Cruciale sarà il piano da concordare con il Milan entro fine 2019 per una remunerativa ristrutturazione di San Siro e delle aree limitrofe necessaria a raddoppiare (e nel lungo termine triplicare) i ricavi da stadio".

Fondamentale per capire la differenza tra bianconeri e nerazzurri, l'analisi del versante dei costi della rosa. "Quello dell’Inter - continua Bellinazzo - è cresciuto al 30 giugno 2018: gli ammortamenti sono saliti a 78 milioni e gli ingaggi per il personale tesserato tra parte fissa e variabile a 119 milioni. Per quanto concerne la Juventus nella stagione 2017/18 gli ammortamenti sui cartellini sono aumentati a 107 milioni. Gli ingaggi per il personale tesserato sono stati pari a 233 milioni. Ciò significa che la rosa juventina è costata circa 340 milioni. Quasi 140 milioni in più di quella dell’Inter (197 milioni tra ingaggi e ammortamenti). Una differenza che si sta tuttora riflettendo sulle performance sportive".

Sezione: News / Data: Mer 05 dicembre 2018 alle 10:15
Autore: Mattia Todisco
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