Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex bandiera nerazzurra Evaristo Beccalossi analizza il momento di crisi della formazione nerazzurra: 

Evaristo Beccalossi, il problema dell’Inter è davvero Mazzarri? 
"Non lo so. Posso dire soltanto che le squadre che ha allenato in passato hanno sempre avuto un’identità precisa e un equilibrio. L’Inter attuale invece non ha né l’una né l’altro. A mio avviso non è ancora stata raggiunta la piena sintonia tra lo stesso tecnico e i giocatori. E dire che il gruppo è stato costruito proprio per venire incontro all’idea tattica di Mazzarri e di sicuro non erano state previste certe difficoltà". 
Ma perché non piace agli interisti? 
"Bella domanda. L’interista è abituato a reagire alle difficoltà, addirittura ad esaltarsi, comunque ad accendersi anche con poco e ritrovare fiducia". 
Significa che Mazzarri ha un atteggiamento diverso? 
"Io credo che in questo momento occorre avere soprattutto calma. Perché, ripeto, la squadra ha un buon potenziale". 
Secondo lei, dovrebbe parlare o esprimersi più da interista? 
"Quando le cose vanno bene, quando si vince, sono capaci tutti di fare gli interisti. Ora è meglio badare al sodo, analizzare i problemi e individuare le soluzioni. Per il resto, occorre che i tifosi si rendano conto che l’Inter di quattro-cinque anni fa non c’è più. Tutti ci eravamo abituati troppo bene. Adesso, invece, bisogna andare avanti lavorando, con un progetto in testa, e battendo su quella strada". 
Vuol dire che è giusto proseguire con Mazzarri? 
"Non voglio entrare in questo tipo di questioni. Sono decisioni che riguardano la società. Le mie valutazioni le ho già fatte. Nel senso che, in base alle possibilità economiche, la campagna acquisti è stata buona. Il gruppo è ottimo e sicuramente deve fare di più di quanto si è visto. E da questo punto di vista, anche i giocatori ci devono mettere qualcosa. Poi è altrettanto vero che, nel calcio, quello che si disegna sulla carta poi non è detto che si riesca a tramutare in realtà sul campo". 
Allora dov’è il caso di intervenire? 
"Le squadre di Mazzarri, per quello che ho visto io, sono sempre state capaci di essere corte, aggressive e poi di ripartire. Ecco, mi aspetto di rivedere quanto prima questo tipo di caratteristiche anche nell’Inter attuale. Piuttosto mi pare che ci siano evidenti difficoltà fisiche della squadra alle quali è necessario porre rimedio quanto prima. Per il resto, Mazzarri è un tecnico capace, che sa intervenire, sa incidere sul rendimento dei giocatori. Mi viene in mente come esempio Cavani. Quando è arrivato a Napoli, non era certo un bomber. Poi, sotto la sua guida, si è trasformato in una prima punta, segnando gol a raffica". 
Per concludere, a che traguardo può ambire l’Inter in questa stagione? 
"Tralasciando le prime della classe, ovvero la Juventus e la Roma, e tenuto conto del ritardo con cui è partito il Napoli, l’Inter ha ancora la possibilità di lottare per il terzo posto". 

Sezione: News / Data: Mer 08 ottobre 2014 alle 11:02 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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