Lunga intervista per Mario Balotelli, che torna a parlare ai microfoni di Belve. Intervistato da Francesca Fagnani, l'attaccante ripercorre così la sua carriera: "Potevo fare anche di più, ma non ho nostalgia. Sono felice di quello che ho fatto. Non c'è stato mai equilibrio con me. Vulnerabile? In qualche modo sì, insicuro no. E non è vero che rido poco, in privato rido sempre. La cittadinanza a 18 anni? Non penso sia la normalità. Dai 16 il Ghana insisteva, se fossi nato lì ci avrei pensato ma sono nato e sono cresciuto qui. Mi hanno dato la cittadinanza solo a 18 anni, un po' l'ho sofferto".

Balotelli ha raccontato gli episodi di razzismo subiti, come il lancio della banana addosso a Ponte Milvio: "Quei due, quella cosa, non la rifanno. Non lo rifanno, penso se lo ricorderanno. Quando ci vuole, ci vuole. Ma da bambino chiedevo alla mia maestra delle elementari se fosse nero anche il mio cuore". E poi i rimpianti di una carriera in cui molti hanno pensato potesse diventare un fenomeno, tranne lui: "Mai. Potevo dire che ero forte, ma basta. Magari potevo diventarlo, ma non me lo sono mai detto. I fenomeni nella storia del calcio sono pochi".

Poi le 'belvate': "Il calcio è un mondo che per come vivo io la vita è finto. Molto. Perché non sono come Cristiano Ronaldo? Perché è stato un professionista dall'inizio alla fine e si massacra di allenamenti, cosa che io non ho fatto. E alla fine ha fatto bene lui che ha anche più soldi, Io talento sprecato? Esagerato. Ho peccato tanto a livello di costanza. Non faccio spogliatoio? Cosa assolutamente non vera. Non so perché lo dicano". 

Una smorfia viene fuori quando emerge il nome di Mancini: "Mah... io gli voglio bene, penso anche lui". E Mourinho? "Eravamo due teste di cavolo, caratterialmente lui è peggio di me". Amici in campo? "Boateng, Neymar, Materazzi, che non mi ha picchiato, è una ca...". Mario si pente del rosso in Champions con l'Inter dopo pochi minuti a Kazan "sono stato un po' pollo, ma José mi fa arrabbiare perché non dice mai che segnai e feci assist al ritorno", ammettendo di essersi pentito di quando ha buttato a terra la maglia dopo i fischi nella semifinale tra Inter e Barcellona. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 27 maggio 2025 alle 23:59
Autore: Milano Redazione FcInterNews.it
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