Torna a parlare Walter Mazzarri. L'ex allenatore di Inter e Napoli, intervistato dal quotidiano spagnolo Marca, analizza quella che sarà la finale di Champions League tra i nerazzurri e il Paris Saint-Germain: "Non mi piace fare previsioni. Vedo una finale equilibrata, tutto può succedere. Secondo me l'Inter cercherà di attaccare per mettere in difficoltà il PSG e di non concedere troppo perché ha giocatori importanti a livello individuale. Devono cercare di imporre il loro gioco, restare il più possibile nella metà campo avversaria per riconquistare palla, come fanno in Italia, e stare attenti alle transizioni. Inter squadra difensiva? Non è vero per niente. Gioca un calcio splendido, brillante... È vero che quando compete in Europa, contro rivali dello stesso livello o superiori, non può pensare di dominare la partita per tutti i 90 minuti. Per ogni cosa c'è un momento: per attaccare e per soffrire. Subire pochi gol non significa stare sulla difensiva: si può attaccare molto e recuperare velocemente la palla nella metà campo avversaria. L'Inter è una squadra equilibrata che sa quello che vuole. Ecco come è diventata una delle migliori squadre d'Europa".

Qual è il punto di forza più grande dell'Inter?
"L'Inter è una delle squadre più forti d'Europa. Adotta meccanismi molto interessanti spostando i difensori centrali in avanti verso il centrocampo. È una squadra moderna che gioca molto bene. Ho fatto qualcosa di simile al Napoli con Hugo Campagnaro per creare superiorità numerica a centrocampo. Questo crea molte occasioni da gol per Lautaro Martinez e Marcus Thuram... Giocano bene, sono una squadra molto completa e hanno giocatori che sono stati corteggiati in Europa. Non è un caso che abbia raggiunto due finali di Champions League in tre anni". 

Si vocifera che Simone Inzaghi potrebbe accettare un'offerta dell'Al Hilal. Non pensi che sia un po' sottovalutato?
"Inzaghi è un allenatore moderno, giovane, una persona formidabile. Parla come un gentiluomo. Lo conosco bene e si merita tutto quello che sta ricevendo. Ha raggiunto un livello molto alto. Non so se allenerà in Arabia Saudita o no, ma penso che per un allenatore come lui lo stipendio sia importante, ma lo è anche il prestigio. Non so cosa succederà: se andrà in Arabia Saudita o resterà in un campionato più interessante".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 14:50
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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