"È una fede che nella mia famiglia si tramanda da generazioni". Così Antonio Aiello, noto cantante nerazzurro, parla alla Gazzetta dello Sport della sua Inter.

Quanto hai gioito per la seconda stella? 
"Tanto, è stato bellissimo. Non è stata una sorpresa, ma un'emozione costruita nell'anno. Nessuna sofferenza nel cammino".

Quali sono stati per te i tuoi due uomini scudetto?
"Sicuramente Lautaro, è una certezza. Arnautovic anche è stato fortissimo. Ho scelto l’attacco perché è anche una mia filosofia di vita: mi piace essere propositivo proprio come un attaccante". 

Quale delle tue canzoni dedicheresti a Simone Inzaghi?
"Ti direi 'Paradiso' perché tutte le volte che lui porta al successo l’Inter io mi sento in paradiso. Inzaghi è un grandissimo condottiero e anche capitano di una squadra che sembra una famiglia in tutto e per tutto".

In 'Talete' un verso cita: 'una storia bella da dimenticare'. Nell’Inter c’è stata per te una storia bella da dimenticare? 
"In realtà nessuna. I retroscena di alcuni passaggi non si conoscono davvero. Come Lukaku: ci sono rimasto male, è stata una doccia fredda, ma la verità di alcune storie le sanno soltanto i protagonisti".

Hai fatto Sanremo con Ibrahimovic. Avresti preferito che a presentarti ci fosse stato un nerazzurro?
"Ibra è stato simpatico, ma sì avrei preferito un neroazzurro. Direi Zanetti o Ronaldo. Sono i due nomi che mi vengono in mente quando penso all’Inter".

Sezione: News / Data: Gio 06 giugno 2024 alle 22:09
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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