Intervistato da DAZN, Luciano Spalletti commenta così il pari maturato al Maradona tra il suo Napoli e l'Inter: "Bisogna continuare a mantenere questa leggerezza di squadra talentuosa. In alcuni momenti siamo riusciti a mantenerla, in altri l’abbiamo abbassata e viene fuori la forza degli altri perché sono più forti di noi. Dobbiamo essere bravi a mantenerla, ma dopo aver subito il pareggio non ce l’abbiamo fatta e diventa tutto più difficile".

In che maniera l’avevate preparata?
"Come la prepara qualsiasi 4-2-3-1 contro una squadra come l’Inter. Bisogna spesso arrivarci con il terzino che arriva sul quinto. Soltanto quando è basso diventa dura. La squadra l’ha fatto per lunghi tratti bene, interpretando bene la gara, ci sono state situazioni che avremmo potuto sfruttare meglio ma la differenza la fa la gestione della palla. Abbiamo preso gol perché loro hanno sfruttato forza e caparbietà e se non riesci a gestire bene palla diventa tutto difficile". 

Cosa si porta a casa?
“Bisogna sempre accettare con serenità ciò che dice il campo. Si traggono insegnamenti e spunti per migliorare in futuro da queste partite. In generale abbiamo fatto una buonissima partita, ci sono capitate palle importanti. Non le abbiamo sfruttate e non siamo riusciti a mantenere il talento del palleggio e loro sono venuti fuori con fisicità e prorompenza fisica e di corsa". 
 

Su Osimhen:
"Ha potenzialità infinite. Qualche volta si scollega un po' dalla squadra perché fa l’uno contro undici non vedendo che la squadra non lo ha seguito ma sta imparando tutto. È un attaccante micidiale, ha tutte le caratteristiche. Ogni tanto deve saper anche scegliere ma piano piano lo farà con l’esperienza. È solo giovane, perché le qualità le ha tutte". 

C’è un pizzico di delusione, ma un punto in ottica futura da non buttare?
“Io sono contentissimo di questo punto e della partita perché complessivamente abbiamo giocato una buonissima gara. Pure nel secondo tempo pur non gestendo tanto ci sono capitati palloni importanti per rimettere a posto il risultato. Da gare così si cresce perché si vanno a prendere cose solo giocando. Facciamo esperienza di questi 95 minuti e siamo contenti del punto fatto perché loro sono veramente una squadra quadrata". 

Il Barcellona è un’altra figata?
“L’aggettivo è quello giusto. Sono partite bellissime che vale la pena giocarsi con il petto in fuori e magari andando a riuscire a mantenere quel talento di cui si parlava prima con intenzioni e fatti. Venezia, Inter, Barcellona… Io non valuto differenze, io voglio vedere la nostra forza e il nostro desiderio di far vedere che vogliamo andare oltre i limiti. E questa voglia la sto vedendo. Probabilmente i giocatori negli spogliatoi sono un po' leggermente rammaricati, perché siamo contenti, ma non abbiamo tirato fuori tutto quello che era possibile, quindi per il momento c’è una sorta di incertezza di quello che dovrà essere l’atteggiamento da mantenere”.

Sezione: L'avversario / Data: Sab 12 febbraio 2022 alle 20:33
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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