I miei primi 40 anni. Titola così La Gazzetta dello Sport la splendida intervista a Javier Zanetti, che ad agosto soffierà su 40 candeline e intanto resta il simbolo vivente dell'Inter. Con cui giocherà anche il prossimo anno: "Sì, giocherò anche un altro anno ancora.
Cavalese, fine luglio ’95, il non ancora ventiduenne, ma già Pupi, Zanetti si presenta in ritiro assieme al pompatissimo Rambert, portando in mano a mo’ di valigia un sacchetto di plastica del supermercato: cosa c’era dentro?
“Un paio di scarpe da calcio, che mi ero portato dall’Argentina: avevo solo quelle”.
Adesso quante paia ne ha, più o meno?
“Diciamo più di un paio”.
Che fine ha fatto Rambert lo sa?
“L’anno scorso era il vice di Ramon Diaz, che però adesso al River si è portato il figlio: no, cosa faccia ora Rambert non saprei”.
E cosa fece lei il giorno del suo 18o compleanno lo ricorda?
“Una grigliata a casa, con degli amici. Quel giorno non mi allenai: uno dei pochi giorni della mia vita di calciatore senza allenarmi”.
Quarant’anni: che età è, e come la immaginava quando era molto più giovane?
“Ho iniziato da poco a provare ad immaginarla e credo che sarà un momento stupendo: avrò tre figli a festeggiare con me, saremo a Como che è 'il nostro posto nel mondo', come lo chiama mia moglie Paula, e sarò felice anche perché starò ancora giocando nell’Inter”.
Dunque è già deciso: giocherà un altro anno?
“E’ la mia intenzione e credo sia anche quella dell’Inter: tutto va in questa direzione”.
Quando ha deciso?
“Non è stata una cosa di un giorno, ma è successo nel periodo delle dieci vittorie consecutive. Mi veniva da chiedermi spesso: 'Ma perché non continuare, se pensi di poter dare ancora una mano a prescindere da quanto giochi?'”.
Non sono troppi 40 anni per giocare ancora?
“Sono tanti ma non troppi, se ti senti ancora bene e ancora utile”.
Dunque la 'famosa' targhetta già pronta per essere attaccata fuori dalla sua stanza in sede non servirà prima del 2014?
“Non esiste già nessuna targhetta e, nel caso, credo sia più facile che quella stanza sarà alla Pinetina, piuttosto che in sede. Qualunque cosa farò, vorrei stare il più vicino possibile alla squadra e poi magari rappresentare la società in appuntamenti particolari. Tanto con Luis Figo non c’è pericolo di pestarsi i piedi”.
Un vice-presidente sta abbastanza vicino alla squadra?
“Non so, questo bisogna chiederlo a Moratti”.
Ma è lei uno di quelli che ci parla di più, no?
“Meno di quanto si pensi: capita se viene alla Pinetina, o se devo parlargli per qualche esigenza personale o di squadra. Ma non sta scritto da nessuna parte che siccome uno è capitano deve parlare tutti i giorni con il presidente, o deve essere consultato per questioni di mercato”.
Beh: qualche volta sarà successo...
“Ho dato qualche parere, soprattutto se si trattava di connazionali: anche qui, molto meno di quanto si pensa”.
Ha... sulla coscienza Alvarez?
“Ricky secondo me non ha deluso: ha fatto fatica a trovare continuità. Avesse potuto giocare dieci partite di seguito, oggi di lui diremmo altre cose. Purtroppo si è infortunato spesso, ma non dite che è molle: vuole sempre la palla e anche se San Siro non è uno stadio facile, non ha mai avuto paura di continuare a chiederla”.
Può aiutarlo cambiare un po’ aria?
“Io credo che a fine gennaio sarà ancora con noi, poi a fine stagione si tireranno le somme”.
Torniamo ai suoi pareri e supponiamo che gliene sia stato chiesto uno quando si trattò di cedere Balotelli: i fatti danno ragione all’Inter?
“Di Mario nessuno ha mai discusso le qualità, ma i comportamenti: quelli mi pare non siano cambiati granché, anche dopo che se n’è andato dall’Inter. Evidentemente non dipendevano da noi e non so se si possa ancora dire che all’Inter non è stato capito, o aiutato”.
Dunque con Moratti parla solo ogni tanto. E con Stramaccioni?
“Tanto, almeno quanto con Leonardo, che però era un amico già da ben prima che arrivasse a guidare l’Inter: sono i due allenatori con cui mi sono confrontato di più, anche se succedeva spesso anche con Mourinho e con Simoni c’era un rapporto altrettanto stretto, pur se non fondato su un dialogo così continuo”.
Che cosa ha Stramaccioni di Simoni, Mourinho e Leonardo?
'Di Simoni la volontà di costruire un gruppo così unito e l’insistenza nel coltivarlo. Di Mourinho la furbizia, in senso buono: in certe cose, come si dice, il mister è avanti. Di Leo la positività e la fiducia anche nelle difficoltà”.
Vigilia di Inter-Siena, la prima volta che quest’anno Stramaccioni le ha dovuto dire 'Domani non giochi': era terrorizzato?
“Finora non è successo spesso: a luglio avrei pensato un po’ di più, sinceramente. Ma sì, dai: quel giorno un po’ preoccupato era, si vedeva dalla faccia. Gli ho detto 'Mister, zero problemi', ma lo sapeva già: a luglio gli avevo assicurato che con me non ne avrebbe mai avuti”.
Gli ha assicurato anche che non si pentirà di avervi dato vacanze così lunghe?
“A parte che a luglio siamo stati la prima squadra ad aver iniziato la preparazione, non è vero che giocheremo Udinese-Inter dopo quattro giorni di allenamenti e basta perché non ci arriveremo dopo dieci giorni di vacanza e basta: il preparatore ci ha consegnato dei programmi di lavoro e sono sicuro che la maggior parte del gruppo li avrà rispettati”.
E come mai quest’anno non avete proposto come l’anno scorso un’automulta, nel caso di ripresa del campionato deludente?
“L’anno scorso non avrei giurato sul fatto che la maggior parte del gruppo avrebbe lavorato bene anche in vacanza: quest’anno sì”.
Sneijder lo mette in quella 'maggior parte del gruppo'? Come finirà questa storia?
“L’unico che può decidere è lui e dovrà parlare chiaro ed essere sincero: se vuole restare, una soluzione si trova. Gli ho detto: scegli con il cuore. Sa che il gruppo non lo ha mai lasciato solo”.
Ma se anche decidesse di restare, non c’è il rischio che sia troppo tardi? Che gli ultimi mesi abbiano lasciato segni troppo profondi?
“Se torna e ci dice 'Guardiamo avanti per il bene dell’Inter', non ci sarà problema. Ma dev’essere lui il primo a non portare rancori”.
Dai rancori ai rimpianti: perché avete fatto solo 8 punti nelle ultime sette partite?
“Di sicuro non perché ci siamo rilassati dopo la vittoria di Torino, semmai per la corsa fatta prima di quella partita. E poi, sintetizzando, per stanchezza, infortuni e un po’ di sfortuna”.
Gli arbitri li lasciamo stare?
“Io lascerei stare i vittimismi, ma non una constatazione: alla terza squalifica senza rosso diretto, Ranocchia dopo Cassano e Guarin, pensi che un po’ di buon senso in più non guasterebbe”.
Da capitano, dirà ai compagni di tapparsi di più la bocca?
“Ne abbiamo già parlato fra noi, ma sinceramente non ci sentiamo una squadra così maleducata con gli arbitri. Anzi, sappiamo per certo che c’è chi ha fatto peggio di noi e allora è inevitabile pensare a due pesi e due misure, farsi venire il sospetto che certe regole valgano solo per noi. Così è un po’ troppo, dai”.
Troppi anche i 9 punti di vantaggio della Juve?
“Un bel vantaggio, ma nel calcio non si sa mai. A un patto: che pensiamo solo a fare di tutto per ritrovarci a fine campionato fra quelle che giocheranno la prossima Champions e non a quanti punti dobbiamo recuperare alla Juve”.
Ma fare l’anti-Juve è così un peso?
“No, se non dichiari di esserlo: non mi pare che nessuno di noi lo abbia mai fatto. Con quel passo, la Juve merita di essere prima. E se vanno avanti così, tanto di cappello”.
Se Messi va avanti così raggiungerà Maradona?
“Credo lo abbia già fatto, perché le cose che fa, le fa da tre-quattro anni di seguito. Non mi lascia a bocca aperta solo per quello che mostra in campo, ma perché non riesco a dire dove potrà arrivare: uno così non ha un tetto”.
Detto da centrocampista, all’Inter serve un centrocampista? E detto da argentino, può essere Schelotto quello giusto visto che Paulinho sembra un sogno lontano?
“Un centrocampista ci può far comodo e Schelotto può essere un buon cambio per gli esterni, oltre che uno che dà cambio di passo. E trattare con l’Atalanta può essere più facile che con il Corinthians, anche perché mi pare che Paulinho non sia così convinto di spostarsi subito: più facile riparlarne fra sei mesi”.
Rocchi è un buon rinforzo per l’attacco?
“Una punta intelligente, soprattutto quando va in profondità. E poi conosce bene il calcio italiano: è l’alternativa che ci serviva, sperando che arrivi davvero”.
Servirà anche a Milito e Palacio per sentire meno il peso delle responsabilità?
“Credo che loro siano stati i più penalizzati dalla nostra perdita di brillantezza, di fluidità del gioco, di capacità di creare occasioni. Diego forse ha pagato un po’ anche la stanchezza: per come sente e gioca le partite, è uno che spende sempre tanto. Rodrigo forse non era abituato a giocare così spesso, ha avuto bisogno di tempo per adattarsi alle esigenze di una squadra come l’Inter”.
Ce lo racconta un segreto mai rivelato di questi suoi anni italiani?
“Voi che parlate sempre dei miei capelli e di come sono sempre perfetti, lo sapete che da 18 anni il mio parrucchiere — si chiama Marco — è un milanista sfegatato?”.
Fabrizio Romano - Alessandro Cavasinni
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
Altre notizie - In Primo Piano
Altre notizie
- 08:29 CdS - Inter a caccia di di dribbling, gol e assist: per l'attacco spunta Openda. La strategia nerazzurra e il tetto per l'investimento
- 08:15 GdS - Calhanoglu in bilico, l'Inter si cautela con l'esperienza: occhi su Xhaka. Pista più economica di Ederson
- 00:00 Giovan(n)i Leoni
- 23:44 Marianella: "L'Inter ha un attaccante di troppo, se arriva Nkunku bisogna ridefinire le gerarchie"
- 23:30 Sky - Stankovic-Brugge, la trattativa continua. Individuata la possibile cifra per la recompra
- 23:15 Modric saluta il Real Madrid: "Non è un addio, ma un arrivederci". Lo aspetta il Milan
- 23:00 Ventura: "Inter in crisi d'identità e Milan da ricostruire. Il Napoli può aprire un ciclo"
- 22:45 Vaira, DS Pisa: "Non siamo in A per fare una gita a San Siro, ma per rimanerci"
- 22:30 Lo Monaco: "Dodò ideale nel 3-5-2. Se vuole lasciare la Fiorentina che vada altrove"
- 22:15 Rexach ammaliato dal PSG: "Hanno battuto facilmente le big d'Europa. A Cruijff sarebbero piaciuti"
- 22:00 Pavard sui social: "Anche dopo le peggiori tempeste, il sole tornerà a splendere"
- 21:45 CM.com - Acerbi-Inter, valutazioni in corso. Addio possibile: la situazione. Chivu spinge per Leoni
- 21:30 Sky - La Roma fa sul serio per Richard Rios, offerta presentata al Palmeiras: i dettagli
- 21:15 Onana, parte male il terzo anno al Manchester United: infortunio e prima di Premier a rischio
- 21:00 Dalla Turchia - Il Galatasaray rinuncia a Sommer? Per la porta spunta l'ipotesi Okoye
- 20:45 Brocchi: "Non mi piacciono le critiche per il lavoro di Inzaghi all'Inter"
- 20:30 Lotta Scudetto, la convinzione di Reja: "Con questo mercato, il Napoli si ripropone in testa"
- 20:15 PSG, Luis Enrique ha ancora fame: "Stagione storica da concludere nel miglior modo possibile"
- 20:00 UFFICIALE - Lascia l'Inter Women Gaia Lonati: l'attaccante passa al Parma a titolo definitivo
- 19:45 Pisa, mirino su un centrocampista di sostanza: può arrivare Akinsanmiro in prestito
- 19:30 La Nuova Sardegna - Sebastiano Esposito, l'Inter ascolta la proposta del Cagliari: formula da definire
- 19:15 Klinsmann: "Mondiale per Club, le sudamericane hanno avuto un atteggiamento fantastico"
- 19:00 fcinLeoni, il Parma non cede di un millimetro: 40 milioni o niente. Tutte le ragioni del muro alzato dai gialloblu
- 18:45 Infantino: "Squadre europee contente del Mondiale per Club. E tante altre mi hanno chiesto di partecipare"
- 18:30 Fiorentina Primavera, Sadotti: "Il livello si sta alzando, le avversarie sono le solite. Tra cui l'Inter"
- 18:15 Europei femminili, Italia ai quarti. Serturini: "Una notte magica. L'esordio? Non vedevo l'ora"
- 18:00 L'Equipe - Assalto della Premier League a Donnarumma: tre i club interessati a lui
- 17:45 Sarà Under 23 per Giacomo Stabile? Non è detto: diversi club di B sono sulle sue tracce
- 17:30 Infantino: "Il Mondiale per Club successo enorme. Generati oltre 2 miliardi, il 90% è andato al calcio"
- 17:15 SI - L'Inter ha scelto il secondo portiere per la squadra Under 23: si tratta di un ritorno
- 17:00 Zalewski fa fuori Thuram: "Che numero prendo? Il 9". Tikus replica piangendo. Il siparietto social tra i due
- 16:45 Chelsea, Colwill sfida il PSG: "Proveremo a vincere il Mondiale per Club, non siamo l'Inter o il Real"
- 16:30 Zanchetta: "I miei Under 20 dell'Inter a Novara? Con l'U23 se li terranno stretti". E c'è un aneddoto sulla UYL
- 16:16 L'Unione Sarda - Esposito-Cagliari, trattativa in fase iniziale. Ma interesse dei sardi concreto: due le opzioni sul tavolo
- 16:00 Cambiasso: "In questo Mondiale per Club le sudamericane hanno giocato in modo diverso"
- 15:45 Garlando: "Ederson della stessa pasta di Falcao. Con lui costruire la nuova Inter sarebbe facile"
- 15:30 Novara, si presenta Zanchetta: "Ho lasciato l'Inter quando ho pensato fosse il momento giusto"
- 15:10 UFFICIALE - L'ex nerazzurro Adorante riparte dal Venezia: firma fino al 2028
- 14:50 SM - Asllani rifiuta il Betis: l'albanese vuole restare in Serie A. Su di lui Bologna e Fiorentina
- 14:30 Il Giorno - Abbonamenti Inter, i rincari non spaventano i tifosi: aumento dei rinnovi del 20% rispetto al 2024/25
- 14:10 SM - Leoni è la priorità dell'Inter, ma con il Parma c'è un gap di 10 milioni. Concorrenza dalla Premier League
- 13:50 SM - Acerbi resta all'Inter? Nessuna conferma sulla clausola per la risoluzione
- 13:30 GdS - Un 'like' per la crisi, un commento per la riconciliazione. Sulla ThuLa è tornato il sereno con un obiettivo
- 13:10 De Pieri pronto per l'esperienza nel calcio dei grandi: accordo tra l'Inter e la Juve Stabia
- 12:50 Corbani (Comitato 'Sì Meazza'): "I 70 anni del secondo anello di San Siro son già scattati, lo dicono i documenti"
- 12:30 UFFICIALE - Stefano Pioli è il nuovo allenatore della Fiorentina: firmato contratto fino al 2028
- 12:10 La Repubblica - San Siro, valutazioni sul vincolo: possibile impatto sulla cessione dello stadio a Inter e Milan
- 11:50 Zielinski e la foto delle polemiche con CR7, Iwan: "Imbarazzante. Io avrei dato una gomitata a Beckham"
- 11:30 Can C, Orsato: "Sarò capitano come quando ero in campo. Su Var, simulazioni e proteste..."
- 11:15 La Repubblica - Inter, tre tentativi arabi da non escludere. Da Bastoni e Barella 'no' a proposte dai 20 ai 30 mln
- 11:00 Corsera - L'Inter tiene Calhanoglu in stand by e lo aspetta in ritiro. E tratta Asllani con il Betis
- 10:45 Corsera - Abbonamenti Inter e Milan, respinte centinaia di richieste di rinnovo di tifosi "non graditi": il punto
- 10:30 L'omaggio del Liverpool per Diogo Jota: ufficiale il ritiro della maglia numero 20 per tutte le squadre
- 10:15 Vieri spegne 52 candeline. L'Inter: "Forza della natura prestata a servizio del gol"
- 10:00 TS - Il piano per Leoni (o De Winter). E per il trequartista occhio a Enciso
- 09:45 Mazzarri: "L'Inter di Inzaghi ha riproposto quello che facevo io vent'anni fa"
- 09:30 CdS - Non sarà Bisseck a fare spazio a Leoni: addio ad Acerbi?
- 09:15 CdS - Leoni obiettivo numero uno: in arrivo il tesoretto dagli esuberi
- 09:00 GdS - Inter, ma quale rivoluzione? Il finale amaro non cambia i piani: restano i big. Scenario rischioso per tre motivi, ma c'è la convinzione che...
- 08:45 GdS - Il Cagliari vuole Seba Esposito: manca l'accordo con l'Inter
- 08:30 GdS - Stankovic, fumata grigia tra Inter e Club Brugge: il nodo riguarda la recompra
- 08:15 GdS - Calhanoglu sedotto e abbandonato, ma il Galatasaray può tornare alla carica. Marotta e Chivu...
- 08:00 Bonanni: "La questione Calhanoglu può rientrare. Se andrà via, sarà alle condizioni dell'Inter"
- 00:00 Guardare avanti senza rimpianti. La ripartenza nerazzurra ha alcuni punti fermi
- 23:45 Galli: "Leoni di grande prospettiva. Si può andare sui giovani, ma vanno fatti sbagliare"
- 23:30 Il monito di Abodi: "Euro2032, tra aprile e maggio 2027 dovranno partire i cantieri"
- 23:20 Marchegiani: "Si può pensare ad un'Inter da ricostruire, ma per me non è così. Ma se vuoi rinnovare..."
- 23:10 La Nazionale femminile perde contro la Spagna (1-3), ma si qualifica ai quarti degli Europei
- 23:00 Canovi ricorda: "Falcao aveva firmato con l'Inter, a bloccare tutto fu Andreotti. Quella volta Mazzola..."
- 22:45 Inzaghi vuole un Al-Hilal a sua immagine. E bussa alla porta della dirigenza: chieste quattro cessioni