Pur dovendosi districare tra i paletti imposti dal settlement agreement e raggiungendo l'obiettivo Champions League solo a maggio scorso, l'Inter è chiaramente cresciuta nelle ultime stagioni e non solo dal punto di vista finanziario. Anche la rosa, anno dopo anno, è migliorata e oggi il suo valore è stimato in oltre 550 milioni di euro. Andando ad analizzare casi esemplificativi sulle buone intuizioni di Piero Ausilio e del suo staff negli ultimi anni, cui ha fatto da sponda il lavoro dei vari allenatori alternatisi sulla panchina nerazzurra, si riesce a comprendere meglio perché la rosa sia cresciuta di valore. La chiave è la valutazione di alcuni dei calciatori attualmente in rosa, confrontando l'investimento per vestirli di nerazzurro con il valore di mercato attribuito loro attualmente. Basta prendere in considerazione il VdM assegnato da Transfermarkt (anche se il valore di un giocatore lo fanno altre varianti, come acquirente e venditore: in tal senso è puramente indicativo), e il quadro diventa più chiaro.

Da questo punto di vista, l'esempio virtuoso di valorizzazione è Mauro Icardi, arrivato all'Inter nell'estate 2013 in cambio di 13 milioni versati nelle casse della Sampdoria. Nei 5 anni a Milano, sotto la guida di Walter Mazzarri, Roberto Mancini, Frank de Boer, Stefano Pioli e Luciano Spalletti, l'attaccante argentino ha visto quasi decuplicare il proprio valore di mercato. A prescindere dalle reali idee dell'Inter, oggi il suo prezzo si attesta sui 95 milioni di euro.

Evidente anche la crescita di Ivan Perisic da questo punto di vista. Nell'estate 2015 Roberto Mancini fece di tutto per strapparlo al Wolfsburg e l'obiettivo fu raggiunto in cambio di 19 milioni di euro. Oggi il vice campione del Mondo viene valutato dopo tre anni all'Inter ben 45 milioni di euro, anche se è noto a tutti che Ausilio non tratterebbe la sua cessione per meno di 60-70 milioni.

Restando in Croazia, è palese l'aumento del VdM di Marcelo Brozovic, trasferitosi all'Inter nel gennaio 2015 durante la gestione Mancini per 8 milioni di euro versati tra prestito e riscatto alla Dinamo Zagabria. Al netto delle vicissitudini con i tecnici che lo hanno allenato, superati gli alti e bassi oggi Brozo ha una valutazione di 35 milioni di euro, anche se per lui come per alcuni compagni di squadra è puramente indicativa e sarebbe molto più alta in sede di eventuale trattativa. Basti pensare che la clausola nel contratto è di 50 milioni di euro.

A Milan Skriniar è bastata una sola stagione in nerazzurro per veder quasi raddoppiato il proprio valore di mercato. Arrivato l'estate scorsa dalla Sampdoria in cambio di 27 milioni di euro, lo slovacco oggi, nella tabella di Transfermarkt, viene quotato 45 milioni di euro. Anche se in realtà, e lo sanno persino i sassi, l'Inter non tratterebbe una sua cessione per meno di 70 milioni di euro.

Interessante il caso di Danilo D'Ambrosio, nerazzurro dal gennaio 2014 in un'operazione da 3,8 milioni di euro con il Torino. Con il trascorrere del tempo, il jolly difensivo ha visto crescere la propria valutazione fino agli attuali 12 milioni di euro, non certo pochi per un classe '88 che non ha mai goduto più di tanto dei riflettori.

Per contro, ci sono casi in cui il VdM attuale è inferiore al prezzo d'acquisto. Alcune sono situazioni quasi fisiologiche, nate da un investimento importante iniziale che ancora deve fruttare da questo punto di vista. Si pensi a Matias Vecino, strappato dall'Inter alla Fiorentina pagando la clausola da 24 milioni di euro e oggi, anche a causa di una stagione in chiaroscuso, valutato 21 milioni di euro. Discorso simile per Roberto Gagliardini, arrivato nel gennaio 2017 durante la gestione Pioli per un totale di 22 milioni (2+20) e il cui cartellino oggi non supera i 20 milioni. Nulla di preoccupante, fa parte delle fluttuazioni del mercato.

Meno gradevole invece il calo del valore di altri due giocatori. Dalbert Henrique, per esempio, l'estate scorsa è arrivato a Milano in cambio di 20 milioni versati al Nizza, ma dopo una sola stagione trascorsa soprattutto in panchina il suo valore è sceso a 12 milioni. E la sensazione di averlo ipervalutato prende sempre più corpo. Questo è nulla però a confronto dei due presunti grandi colpi di agosto 2016: Joao Mario e Gabriel Barbosa. Il portoghese, strappato allo Sporting Lisbona per 40 milioni di euro, dopo due stagioni oggi ha un VdM di 23 milioni. E ad oggi l'Inter fatica a cederlo anche per questa cifra. Il vero crollo verticale però è di Gabriel Barbosa: il classe '96, oggi in prestito al Santos, è arrivato a Milano per 29,5 milioni di euro e nell'arco di due stagioni, vissute più in prestito che ad Appiano Gentile, ha visto la propria valutazione ridursi fino a 8 milioni di euro, secondo le stime di Transfermarkt. Cifra per cui la società nerazzurra difficilmente accetterebbe di cedere il brasiliano, ma che in linea di massima conferma quanto l'investimento iniziale sia stato un errore.

VIDEO - RADU EROE DI ROMANIA: PARA UN RIGORE AL 100’, L’UNDER 21 BATTE IL PORTOGALLO

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 08 settembre 2018 alle 15:12
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print