''Walter, non ascoltarli: sarai ancora tu l'allenatore dell'Inter anche nella prossima stagione''. Questo il senso dell'sms inviato da Erick Thohir al tecnico nerazzurro, in settimana messo più che mai in dubbio. Prima del 2-2 col Livorno, mai era capitato a Mazzarri di vedere nomi di suoi possibili successori così proposti con forza: qualche trafiletto, l'idea De Boer rilanciata qua e là, ma niente di particolare. Il retropassaggio di Guarin, invece, ha innescato sia Emeghara che le insinuazioni di esonero. E via al toto-allenatore. Ci si è messo anche uno scoop-non scoop di Hector Cuper su un ritorno di Roberto Mancini. Chi più ne ha più ne metta.

AVANTI INSIEME - Oggi, invece, la Gazzetta dello Sport porta alla luce il messaggino fatto recapitare al tecnico da parte del numero uno nerazzurro: ''Preso atto che più smentisco e più girano voci, volevo confermarti la mia fiducia. Andiamo avanti insieme, programmando la prossima stagione ma senza perdere di vista il presente. Che significa fare i punti necessari per tornare subito in Europa''. Parole chiare, senza possibilità di fraintendimenti.

MISTERO - La stessa rosea, però, si pone una domanda: non essendoci scadenze di alcun tipo legate al club, come mai Thohir si è di nuovo catapultato a Milano? ''Sbarca stamattina e ripartirà domenica sera. Al di là della visita alla squadra in Pinetina (con Massimo Moratti?) e della presenza domani sera in tribuna per Inter-Bologna, questo blitz del presidente - che arriva a meno di una settimana dall’ultimo, terminato con il Cda di sabato scorso - non è legato a impellenze strettamente connesse al mondo nerazzurro. E anche per questo si ammanta di mistero. A meno di colpi di scena, questa volta il 43enne indonesiano potrebbe non comparire del tutto nella sede di corso Vittorio Emanuele. La sua intenzione è quella di far perdere le proprie tracce, fatto salvo per i due impegni di cui sopra'', si legge.

PASSIONE - Magari, oltre ai continui aggiornamenti di mercato, la volontà di Thohir è quella di far sentire la vicinanza alla squadra e al suo allenatore. Il tycoon, innegabilmente, comincia a entrare davvero nel mondo del calcio italiano e certe dinamiche vengono comprese solo vivendole da vicino. Ed è a questo che molti si riferivano quando parlavano di club come una ''azienda particolare'', non governata soltanto con profitti e ricavi, ma anche e soprattutto dalla passione. Thohir l'ha sempre saputo, adesso lo sta testando sulla propria pelle. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 04 aprile 2014 alle 08:28
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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