Tévez-Inter, derby chiave: asse vivo col City, offerta fissa. Ora Moratti...

Nessun rialzo, ma nemmeno un affare sfumato. Si è detto tutto e il contrario di tutto nelle ultime ore sull'operazione Carlos Tévez-Inter dopo il clamoroso passo indietro - non definitivo, sia chiaro - del Milan. Eppure, l'Inter è stata molto chiara: in questo momento, dal presidente Massimo Moratti e dai piani alti della società la volontà assoluta e reale è che si pensi esclusivamente al derby di domenica sera. Un appuntamento troppo importante, che non può consentire distrazioni di alcun tipo. L'imperativo morattiano è arrivato chiaro e forte alla Pinetina, dove il gruppo vive in serenità questi giorni di vigilia della stracittadina. Nessuno pensa a Tévez, anche se ovviamente l'intero spogliatoio gradirebbe l'arrivo di un campione come l'Apache.

E la società? Anche qui, la serenità è totale. Il presidente Massimo Moratti quest'oggi sotto la Saras si è mostrato tranquillo, fiducioso, ma severo negli occhi quando si è parlato del derby di domenica. Una partita - quella contro il Milan - da non fallire, poi si penserà al resto. E proprio alla sfida contro la compagine di Allegri è legata una buona fetta dell'operazione Tévez: se l'Inter dovesse sbancare il San Siro versione rossonera, allora l'incentivo a investire sull'Apache sarebbe importante perché significherebbe rivalutare le sorti tricolore. Moratti ci pensa e non ha chiuso il canale con il Manchester City, anzi. E' ancora tutto caldo, tutto in divenire. Eppure l'Inter non si sbilancia perché prima della prossima settimana non intende riallacciare contatti concreti in direzione chiusura delle trattative.

In ogni caso, l'offerta nerazzurra non si muoverà più dalla proposta che il City ha ancora attualmente tra le mani: 27 milioni con 25 di parte fissa e 2 (anche variabili in aumento) di bonus per l'obbligo di riscatto a giugno, tutti dilazionati in più pagamenti. Si attendono segnali da Manchester, ma il telefono di Branca tornerà bollente da lunedì, a meno di clamorosi colpi di scena che non si possono escludere in una trattativa così aperta e infinita.