Saphir Sliti Taider è nato a Castres il 29 febbraio 1992 da padre tunisino e madre algerina. E proprio per la nazionale 'materna' ha deciso di giocare dopo aver fatto tutta la trafila delle selezioni giovanili francesi. Gol al debutto con il Benin e gol con il Ruanda. Così, tanto per gradire.

MAZZARRI CONVINTO – L'ha voluto fortemente l'Inter. Soprattutto, l'ha voluto fortemente Mazzarri. Lui e Nainggolan erano in cima alla lista dei desideri consegnata a Branca e Ausilio. Poi, viste le richieste abnormi di Cellino per l'indo-belga, si è deciso di virare dritti verso Bologna. Accordo raggiunto con il club emiliano, mentre quello col centrocampista è stato trovato in pochissimo tempo.

CENTROCAMPISTA MODERNO – Adesso come cambia il centrocampo dell'Inter? Taider è un centrocampista completo, che sa fare tutto. Interdittore spesso, regista a tratti, incursore quando e come vuole. Chi lo ha scoperto, ovvero Salvatore Bagni, lo pescò in Francia e lo portò a zero al Bologna dopo il collasso del Grenoble. Come ci svelò proprio Bagni qualche settimana fa, Taider ha prettamente caratteristiche di copertura, ma adesso è maturato tanto anche in fase di inserimento. “Saphir ha preso fiducia negli sganciamenti, ora segna anche, ma salta all'occhio perché è un calciatore che gioca per tutti e corre per 90 minuti. E non dimentichiamo che lo scorso anno ha segnato 3 gol in Tim Cup, 3 in campionato e 2 in nazionale”, ci disse l'ex mediano della Nazionale.

L'ESPLOSIONE – Insomma, un jolly di metà campo, buono sia come mediano in mezzo a Guarin e Kovacic, sia come interno. E non è da escludere che Mazzarri, proprio grazie a Taider, possa tornare al 3-4-2-1 visto a Napoli, con il franco-algerino pronto a rivestire uno dei due ruoli di centrocampista centrale dietro ai due in appoggio all'unica punta. Lo scorso anno Pioli l'ha piazzato in ogni zona centrale, finanche da trequartista 'di rottura' sul regista avversario. E Saphir Sliti l'ha ripagato con una stagione da incorniciare.

All'Inter ritrova Belfodil, con cui ha già condiviso le esperienze nelle nazionali giovanili transalpine e nel Bologna. In meno di due anni sono esplosi, guadagnandosi l'Inter. Adesso è l'Inter ad aspettarsi da loro la consacrazione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 20 agosto 2013 alle 18:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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