Da qualche giorno, è diventato una presenza fissa alla Pinetina: viste le assenze dei giocatori impegnati con le maglie delle rispettive Nazionali, per integrare il gruppo Andrea Stramaccioni ha chiamato un blocco di ragazzi della Primavera e tra questi c'è stato anche, e se vogliamo soprattutto, lui: Strama, in questo modo, ha avuto modo di assaggiare quelle che sono le qualità di Lorenzo Tassi, il giovane talento arrivato lo scorso anno dal Brescia, a detta di molti addetti ai lavori un predestinato, un giocatore che farà parlare tantissimo di sé negli anni a venire. Profezie non di certo esagerate, visto che Tassi ha avuto anche l'opportunità di esordire in Serie A ad appena 16 anni, nell'ultima gara di campionato di Serie A del Brescia, nel maggio 2011, contro la Fiorentina.

Come noto, il primo anno in nerazzurro del giovane campioncino nativo di Bovezzo è stato contraddistinto da diverse traversie sul piano fisico. Arrivato per la somma di due milioni di euro dalle Rondinelle, e soprattutto con la benedizione del patron della formazione biancoblu Luigi Corioni che lo ha definito senza troppi giri di parole 'il nuovo Baggio', ha patito parecchio prima di potersi inserire a pieno negli schemi della formazione degli Allievi di Giorgio Gatti. Colpa di una pubalgia frutto del sovraccarico di impegni dell'annata precedente, dove si è ritrovato sballottato senza soluzione di continuità tra giovanili e prima squadra. Il recupero è stato ponderato per bene, vista la delicatezza del problema: per poterlo vedere in campo si è dovuto aspettare il trofeo Beppe Viola di Arco dove giocò 15 minuti nella finale col Napoli.

Quest'anno, Tassi è invece arrivato nel pieno della forma alla corte di Daniele Bernazzani e della sua Primavera. Il biglietto da visita è importante: una punizione capolavoro nel match contro la Fiorentina valido per la Trentino Cup, torneo triangolare di preparazione alla stagione. Centrocampista offensivo dalle qualità tecniche importanti e dalla grande maturità, Tassi non poteva non balzare all'occhio di uno come Andrea Stramaccioni, che coi giovani ha sempre lavorato egregiamente. E infatti, alla prima occasione eccolo lì, alla Pinetina, in mezzo ai grandi, allo scopo di iniziare a respirare l'aria di quello che un giorno nemmeno troppo lontano, chissà, potrebbe essere quella 'di casa'.

Poco importa se nelle prime uscite stagionali della Primavera Bernazzani ha preferito almeno inizialmente altre soluzioni, siano queste Belloni o Gabbianelli: proprio perché Tassi, come abbiamo già scritto, è un talento da maneggiare con cura, e in una stagione lunga e impegnativa come quella che attende la banda dei campioni d'Italia in carica arriverà senz'altro il momento in cui le sue qualità torneranno indubbiamente comode. Ma sulla fiducia e sulla considerazione, non si discute: i Tassi d'interesse di Stramaccioni si impennano, e a guadagnarci può essere tutta l'Inter...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 12 settembre 2012 alle 18:38
Autore: Christian Liotta
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