Una batosta che non ci voleva. Dalle pagine di Gazzetta.it, si legge la sconfitta di Siena abbia sicuramente contribuito ad abbattere tante certezze recuperate per parte minima sul mercato, grazie a investimenti importanti. E adesso anche Andrea Stramaccioni "non ne esce rafforzato in ottica di panchina. Lui che pure si sentiva (e si sente ancora adesso, ha detto ieri) rafforzato da parole ed opere della società", puntualizza la Gazzetta. "Non lo rafforza non significa che l’allenatore rischia: i nomi di possibili successori per luglio, come sempre accade in certi casi, cominciano a circolare, ma a meno di cataclismi non è quella l’aria, non solo perché il recentissimo mercato è stato fatto con lui e per lui. Però significa che la partita di ieri impone meditazioni e il farsi delle domande". Le voci riguardano sempre gli stessi tecnici, dai vari Bielsa e Simeone passando da Mazzarri e Blanc. Per il momento, nessun sondaggio concreto.

Insomma, la società medita seppur senza sfiorare per il momento la posizione di Stramaccioni. Eppure, "alcune scelte tattiche non hanno convinto, come anche l'inserimento dei nuovi da subito. E soprattutto, non rafforza Stramaccioni proprio perché troppa gente ha giocato sotto standard, la squadra è crollata dalle fondamenta con il capitano fra i primi ad affondare e ha dato più dopo aver subìto il terzo gol che prima, e questo non va bene - scrive la Gazzetta dello Sport -. Sono questi i momenti in cui il feeling con l’allenatore tanto decantato da tutti i giocatori ai tempi d’oro va confortato". Insomma, nessun dramma né tempesta in arrivo. Ma valutazioni sì: dopo una vittoria in sette turni, si è reso necessario. Anche se voler investire con Stramaccioni sul mercato è stato un segnale importante. Si vuole puntare su di lui, però nel calcio i risultati sono la prima cosa. E in questo momento, mancano terribilmente.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 04 febbraio 2013 alle 12:59 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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