Meno male che siamo a gennaio. L'Inter al Friuli mette il piede nel punto più basso di un calo che dura da troppo tempo, dal paradiso accarezzato a Torino e poi diventato una trappola dritta verso il purgatorio. L'inferno - ovvero l'esclusione dai posti Champions - è ancora scongiurabile, anche perché il disfattismo adesso non serve. Scongiurabile però con dei rinforzi, acquisti di cui l'Inter abbia un effettivo bisogno. E non solo per l'immediato, ma anche parti integranti delle basi di un progetto avviato in estate e che adesso vede le prime crepe in un organico afflitto da tantissime assenze, ma comunque migliorabile in diverse parti.

Il discorso secondo portiere, con l'idea Sorrentino, è quello meno impellente. E comprensibile comunque come operazione, data l'indisponibilità di Castellazzi. Ma se il primo tassello è stato Rocchi, un'opzione che per quello che cercava l'Inter fino a giugno può andar bene, adesso servono rinforzi diversi. Gente pronta a diventare importante per questa squadra da subito, altre operazioni intelligenti come con Guarin o Juan Jesus, negli anni scorsi, Branca e Ausilio hanno dimostrato di saper portare avanti. E allora Stramaccioni ha bisogno di un difensore di piede destro, perché ci sono tre mancini (Samuel, Juan e Chivu) con l'aggiunta di Cambiasso. E perché Silvestre, unica alternativa all'altro destro Ranocchia, è continuamente escluso.

A centrocampo servirebbe un uomo che sappia gestire la qualità della manovra per collegare i reparti, il famoso regista: straordinaria l'importanza di Guarin, ma non si può pretendere che sia lui a cantare e portare la croce. E poi un esterno destro, legato alla cessione di Jonathan, però assolutamente necessario in un'ottica non solo presente ma anche futura. Queste sono necessità, bisogni di cui fare a meno adesso vorrebbe dire rischiare. Il resto andrà discusso in estate, con una pianificazione ampia e un'attenzione a una rosa da rinforzare in altri punti. Ma quello sarà un altro discorso. Da qui a giugno c'è bisogno di acquistare con intelligenza per evitare, appunto, il rischio. Quello dell'inferno, ovvero un'altra stagione senza Champions.

Per le casse dell'Inter sarebbe una perdita eccessiva. Meglio prevenire che curare, con un mercato intelligente e non fatto di acquisti per 'fare numero', utili solo per dire che "l'Inter ha comprato". Un rischio purtroppo sempre concreto, nella trappola del mecato di gennaio. Serve farlo con gente da Inter, da subito. Senza spendere troppo per accontentarsi subito di chi la maglia nerazzurra non la vale. Rinforzi che con i recuperi di tante pedine importanti vorrà dire ritrovare linfa nuova. Per tornare in paradiso, quello che la gente dell'Inter merita.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 06 gennaio 2013 alle 22:37
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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