Tra le tante idee, alla fine ha prevalso quella meno considerata. Non tanto per le qualità del giocatore, piuttosto per il fatto che fino a poche ore prima sembrava ormai destinato a raggiungere Vieira al Manchester City. E invece ne sarà l’erede in nerazzurro. McDonald Mariga proprio al fotofinish deve cambiare destinazione del volo: da Londra a Milano, ma non ha ragione di lamentarsi. Toccherà infatti a lui riempire quella casella del centrocampo nerazzurro lasciata vacante da Vieira, una poltrona ambita da tanti colleghi, affidata invece a lui, un keniota esploso in questa stagione ma già capace a 23 anni di offrire sprazzi di grande qualità. La concorrenza era di primo piano e nell’ultimo giorno di mercato si è resa assai più aggressiva: Ledesma e Fabio Simplicio hanno superato lo sbarramento che coinvolgeva anche Julio Baptista, Miguel Veloso e Manuel Fernandes, contendendosi fino alla conclusione delle danze il ruolo di nuovo centrocampista dell’Inter. Ma alla fine le leggi della burocrazia britannica (il Kenia è solo 98esimo nel ranking Fifa, e bisogna essere entro i 70 senza un certo numero di presenze…), che qualche mese fa impedirono a Obinna di andare in Premier League, stavolta hanno fatto il gioco dell’Inter: 3 milioni più la metà di Biabiany, per la comproprietà di Mariga. A questo si aggiunge il prestito di Jimenez.
Questa l’operazione più rilevante dell’ultimo giorno di mercato nerazzurro, iniziato con la cessione ‘politica’ di Amantino Mancini in prestito al Milan (con diritto di riscatto fissato a 6 milioni per la metà), un gesto mirato alla distensione tra i due club e alla ‘liberazione’ dello stesso brasiliano, suo malgrado vittima delle strategie tattiche di Mourinho. In rossonero dovrebbe avere più opportunità di giocare. Tana per Mancini, libero Quaresma. Nella lotta tra gli esterni di troppo, alla fine la spunta il portoghese, che si tiene stretta la maglia dell’Inter ancora una volta. capitolo a parte merita la questione Ledesma, che giorno dopo giorno ha assunto i contorni di una telenovela. L’argentino, prima vicino, poi lontano dall’Inter, alla fine ha pagato a caro prezzo l’ostinazione e l’orgoglio di Lotito, che dopo aver tirato troppo a lungo la corda ha cercato un goffo tentativo di riconquistare l’attenzione di Moratti, evidentemente in ritardo. Ledesma alla fine resta a Roma, ma solo per i prossimi quattro mesi, quando si libererà avvalendosi dell’articolo 17, soluzione che potrebbe schiudergli finalmente le porte di Appiano Gentile. A vuoto anche gli ultimi tentativi nerazzurri per arrivare a Kolarov, che continuerà a fare compagnia a Ledesma da qui alla fine della stagione. Un suo acquisto viene dunque rimandato a giugno, con gioia legittima di Santon che si trova in casa un concorrente in meno per il ruolo di esterno sinistro.
Nel pomeriggio del 1° febbraio ha preso piede anche un’altra ipotesi di mercato, quella legata a Fabio Simplicio del Palermo. Il centrocampista brasiliano è persino volato a Milano per cercare un’intesa con il club nerazzurro, ma lo scambio di prestiti con Krhin non si è potuto concretizzare a causa del poco tempo disponibile. Pazienza, il brasiliano lascerà la Sicilia a fine stagione, quando si aggregherà alla Roma, mentre lo sloveno continuerà il suo apprendistato agli ordini di Mourinho. Poteva andargli anche peggio, insomma. Tirando le somme, dunque, l’Inter aggiunge alla rosa un centrocampista di prospettiva, Mariga, e rinuncia ad Amantino Mancini e alla metà di Biabiany. Tanto clamore, ma alla fine le indiscrezioni hanno svolto il ruolo più eclatante, fino a sgonfiarsi alla chiusura delle trattative. Forse l’unico neo è aver mancato l’aggancio a Kolarov, ma in tal caso l’ottimismo deve regnare e dare una spinta a Davide Santon. Che potrebbe essere il vero, nuovo acquisto in casa nerazzurra.
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