A guardare il bicchiere mezzo pieno, la trasferta di Baku contro il Qarabag è per Roberto Mancini l'occasione per dare minuti e visibilità a giocatori solitamente ai margini della rosa nerazzurra, così come a qualche giovane canterano. La qualificazione e il primo posto già in tasca permettono all'Inter di scendere in campo con la mente sgombra, sicuramente più dell'avversario che davanti a un pubblico di 25 mila unità dovrà cercare i 3 punti per raggiungere una storica qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Le altre del girone, Dnipro e Saint-Etienne, si augurano che la spunti il blasone per tornare in corsa. Nerazzurri ago della bilancia, insomma.

LA TATTICA – Il Mancio non ha molto margine di manovra, avendo lasciato a Milano la maggior parte dei suoi titolari. Difficile che le sue scelte tattiche possano essere significative o dare indicazioni sull'Inter che verrà, anzi. Piuttosto, è probabile che il tecnico adegui il modulo ai calciatori che hanno viaggiato con lui fino a Baku. Con Vidic out, si apre uno spiraglio per il capitano della Primavera Donkor al fianco di Andreolli in difesa. Vista la scarsa disponibilità di centrocampisti, probabile un classico 4-4-2 con Krhin-M'Vila in mezzo e Osvaldo-Bonazzoli in attacco. Sulle fasce si rivedrà D'Ambrosio, da capire se in quale linea a quattro e su quale corsia. Nella ripresa, spazio ai baby.

GLI AVVERSARI – Il Qarabag si gioca tutto in questa sfida, non ha altri risultati diversi dalla vittoria per qualificarsi. Reduce dallo 0-0 casalingo contro il Neftchi, la squadra di Gurbanov (prima in campionato) sarà priva di calciatori importanti come tre dei suoi quattro brasiliani, mentre il difensore Guseynov rimarrà in dubbio fino all'ultimo. In generale la formazione non sarà molto diversa da quella vista al Meazza nel match d'andata (un 4-2-3-1 che all'occorenza diventa 4-5-1), con Nadirov (in gol contro il Saint-Etienne nell'ultimo turno di Europa League) punto di riferimento offensivo.

I PERICOLI - Occhio alle folate di George e alla qualità dell'estroso macedone Muarem, due che sanno come rendersi pericolosi sulle fasce. Senza Reynaldo, sarà il 27enne Nadirov il pericolo numero uno della coppia di difensori nerazzurra. Da temere, oltre alle numerose assenze nel proprio undici, anche la compattezza di un avversario che al di là del nome poco blasonato ha fatto bene finora.

DOVE COLPIRE - Se Gurbanov dovesse rinunciare a Guseynov, la difesa azera sarebbe meno compatta e punterebbe tutto sull'esperienza del capitano Sadygov, 32 anni e alle spalle una lunga carriera internazionale. Ad ogni modo, il Qarabag ha confermato di avere una solidità importante non solo in patria ma anche in campo europeo e non sarà facile per l'Inter sfondare centralmente. Servirà una buona spinta sulle fasce, cercando di non scoprirsi troppo perché le ripartenze degli azeri sono molto insidiose.

OCCHI PUNTATI SU... - Danilo D'Ambrosio. È lui, numeri alla mano, il giocatore più decisivo dell'Inter versione europea. Non a caso i suoi due gol hanno portato 6 punti nella classifica nerazzurra e oggi l'ex Torino rientra in campo dopo un lungo infortunio. Per lui una fase di rodaggio in vista eventualmente del rientro a tempo pieno anche in campionato, nelle gare che contano. Mancini osserverà con attenzione anche i progressi di Osvaldo, che dopo uno scampolo di partita contro l'Udinese sarà il punto di riferimento offensivo dal primo minuto a Baku. Una sorta di esame pre-Chievo anche per lui.


 

PROBABILI FORMAZIONI:

QARABAG (4-2-3-1): Sehic; Medvedev, Guseynov, Sadygov, Agolli; Qarayev, Almeida; George, Yusifov, Muarem; Nadirov. Allenatore: G. Gurbanov.

INTER (4-4-2): Carrizo; Campagnaro, Andreolli, Donkor, D'Ambrosio; Mbaye, M'Vila, Krhin, Obi; Osvaldo, Bonazzoli.
Allenatore: Mancini.

ARBITRO: Zelinka (CEC).

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 dicembre 2014 alle 08:28
Autore: Redazione FcInterNews.it
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