Nella vita essere bravi conta, ma è anche importante trovarsi al posto giusto al momento giusto. Luca Caldirola, difensore centrale classe 1991, in compartecipazione tra l'Inter e il Cesena, è uno tra i migliori giovani calciatori italiani in circolazione: prova ne è il fatto che non si collezionano 20 e più presenze in Under 21 senza avere della qualità.

Certo è che la sua storia, anche gettando indietro lo sguardo a poco meno di un anno fa, merita di essere se non raccontata quantomeno contestualizzata. E forse il giovane Luca, certo non per demeriti suoi, si è trovato al posto giusto, ma non nel momento giusto.

Dopo aver militato nella Primavera nerazzurra, infatti, di comune accordo con l’Inter e con il suo entourage, decide di intraprendere un’esperienza significativa: va in Olanda a militare, in prestito, nelle fila del Vitesse Ahrnem. Un anno di esperienza, sotto tutti i punti di vista. Poi, lo scorso luglio mister Gasperini – appena insediatosi sulla panchina nerazzurra – “blocca” la cessione in prestito di Luca perché il suo modulo, 3-4-3, prevede appunto tre centrali per partita e almeno 6/7 difensori per tutto l’arco della stagione.

Il resto è storia più o meno conosciuta: Gasperini non ingrana, viene avvicendato da Ranieri e nel mercato invernale Caldirola, che nel frattempo non vede il campo anche e soprattutto per le difficoltà della squadra nerazzurra, va in prestito a Brescia in serie B. Qui diviene subito un titolare (a fine stagione saranno ben 19 le presenze) e si mette in evidenza come centrale sinistro in una difesa a tre: mister Calori, infatti, guida le Rondinelle con il modulo 3-5-2.

Torniamo all'attualità: date le oggettive difficoltà dell’Inter in avvio di stagione, mister Stramaccioni decide che il modulo giusto, per dare più soluzioni di gioco e più ampiezza alla squadra, è il 3-5-2 o 3-4-2-1. Ed ecco che si ritorna al punto di partenza: un anno fa Gasperini non potè attuare quel modulo perché i giocatori venivano da un quinquennio di difesa a quattro, oggi le contingenze sono cambiate e quindi questo schieramento va bene.

E Caldirola? Certo è che se oggi Luca fosse a Milano forse potrebbe concorrere per un posto da titolare, dato che un conto è giocare con la difesa a quattro, con soli due centrali, mentre con lo schieramento a tre aumentano a dismisura le possibilità di giocare, dato anche che Stramaccioni in Europa League sembra intenzionato a dare la possibilità di mettersi in luce a tanti ragazzi della sua ex Primavera, come accaduto proprio contro il Neftchi Baku.

Insomma, forse oggi la storia cambierebbe o potrebbe cambiare, a differenza della scorsa stagione, dove il posto era sicuramente quello giusto, ma forse – anzi, sicuramente – il momento era quello sbagliato. Ma Caldirola è giovane e forte e rappresenta il Made in Inter che un giorno tornerà utile.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 ottobre 2012 alle 22:10
Autore: Giuseppe Granieri
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