Goran Pandev parla oggi del legame con Cristian Chivu e dei ricordi che ha con l'attuale tecnico interista. "Uno su tutti: la semifinale con il Barcellona nel 2010. All’andata mi faccio male, provo a recuperare per il ritorno, non ci riesco. Vado da Mourinho e lui, invece di preoccuparsi, sghignazza: aveva già pensato di far giocare Chivu esterno d’attacco. È andata bene, visto che ci è toccato difendere, specialmente dopo l’espulsione di Motta. La carbonara prima delle partite? Verissimo. All’inizio mi stupivo. Alla Lazio andavamo avanti a bresaola. Ma quell’Inter era un gruppo di campioni, per cui conta più la serenità rispetto ai cinquanta grammi di peso in meno".

Pandev ammette di non aver visto in Chivu il futuro allenatore dell'Inter. "Allora no, lo confesso. Ma aveva carisma. Devi averlo per essere capitano della Romania. In cosa ricorda Mourinho? Nella comunicazione, tanto coi calciatori quanto con la stampa. È abile, ironico, efficace".

Quanto ai singoli attuali, il macedone elogia Bonny. "Nei miei ultimi mesi da calciatore, a Parma, abbiamo giocato insieme. Era giovane, ma già grande. Lui e Pio Esposito sono il futuro dell’Inter, ma anche il presente. E insieme funzionano". E intanto domani ci sarà Napoli-Inter. "Hanno gli stessi punti in campionato, ma vivono momenti diversi. L’Inter a Bruxelles ha vinto bene. Il Napoli a Eindhoven mi ha deluso. Ha fatto una partita disastrosa. In Europa non si devono fare queste figure. Favorita l'Inter? Champions e Serie A sono diverse. Per l’Inter non sarà una passeggiata. Conte, soprattutto in campionato, è un fuoriclasse. E ce ne saranno tanti anche in campo. Più che la tattica, mi aspetto che possa essere decisiva una grande giocata, in una cornice incredibile".

"Mancanza del campo? Mi manca l’adrenalina della partita - ammette Pandev - Però mi piace la mia vita. In studio a Sky mi diverto, posso parlare di pallone con dei campioni del mestiere. Le domande 'scomode' a Chivu? Chiedendogli dei nuovi acquisti, gli ho consentito di parlare della sua bella Inter: forte nel pressing, verticale, dritta sulle punte. E unita, come dimostra l’abbraccio dei giocatori a Cristian dopo la vittoria con la Roma".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 10:20
Autore: FcInterNews Redazione
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