In un inizio di stagione piuttosto deludente, è lui una delle note più liete. Joel Chukwuma Obi, 20enne centrocampista nigeriano.

Nato il 22 maggio 1991 (e già la data è un bel vedere), Obi arriva all'Inter nel luglio del 2005 dalla formazione nigeriana del Nepa Lagos. Si mette subito in mostra nella Primavera e lo scorso anno va in ritiro con la prima squadra per volere di Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo lo tiene molto in considerazione e, complice la moria che colpisce la rosa nerazzurra, Obi viene utilizzato in maniera costante.
Esordio contro il Werder Brema in Champions e col Cagliari in campionato. Il 14 novembre, addirittura, parte titolare nel derby, per poi dover uscire a causa di un problema muscolare. Il pubblico lo apprezza, soprattutto per la caparbietà e la generosità nel  mettersi a disposizione: qualità da sempre ben volute dai supporter di fede nerazzurra. Già sette i caps in nazionale nigeriana, con cui sovente parte dal primo minuto.

Quest'anno la maturazione sta continuando a vele spiegate e sia Gasperini che Ranieri hanno fatto ampio affidamento su di lui. Obi si sta ritagliando un posto importante in questa Inter e pure col Napoli, fino all'incommentabile doppio giallo ricevuto dall'arbitro Gianluca Rocchi, aveva fatto parlare di sé in accezione positiva, risultando uno dei migliori in campo. Recuperi in velocità, discese continue sulla fascia, contrasti vinti: Obi ha tante caratteristiche da poter sfruttare e da mettere a disposizione dei compagni. Tante qualità che lo fanno diventare una sorta di jolly di metà campo. Nato mediano, infatti, grazia alla sua duttilità e al suo passo rapido è stato spesso dirottato sulla fascia. Esterno di un centrocampo a quattro, interno di una linea mediana a tre o, addirittura, terzino mancino: Obi non fa lo schizzinoso, gioca dove lo mettono a giocare e lo fa pure bene.

Da affinare il tocco di palla: la tecnica c'è, ma va risintonizzata in un contesto di maggior tranquillità. Spesso, infatti, al sua generosità lo porta ad eccedere e risulta irruento. Per il resto, però, Obi si sta dimostrando una carta importantissima nel mazzo di Claudio Ranieri, che a centrocampo ha il più delle volte gli uomini contati. A Catania, vista la squalifica, Obi non ci sarà, ma tornerà subito dopo a Lille, in Champions League. La maturità dimostrata dopo la doppia ammonizione ingiusta ricevuta sabato sera la dice lunga sulla consistenza di questo giovane virgulto, che ormai va considerato a tutti gli effetti un pezzo importante di questa Inter.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 04 ottobre 2011 alle 16:54
Autore: Alessandro Cavasinni
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