Un discorso non programmato e nemmeno chilometrico, ma piuttosto incisivo. Oggi Massimo Moratti è dato allo stadio di Reggio Emilia per vedere da vicino la sua nuova Inter (l'ultima soltanto sua) contro il Sassuolo. Ieri, invece, il presidente nerazzurro ha assistito all’allenamento, "al termine del quale ha voluto parlare a tutta la squadra e allo staff al completo. Nello spogliatoio, accanto a Mazzarri, più o meno per un quarto d’ora. Un discorso non annunciato, deciso senza convocazioni preventive", si legge sulla Gazzetta dello Sport.

"Il primo vero discorso fatto a tutti i giocatori sull’argomento cessione della società. Moratti lo ha fatto nel suo stile, con parole semplici, per dare il senso della trattativa con Thohir e lanciare un messaggio preciso: 'Io sono sempre qui e ho lavorato per un’Inter ancora più forte'. Per spiegare la necessità di internazionalizzare e rendere più solido il club, e dunque la squadra, in vista di traguardi sempre importanti. Per confermare che resterà per tutti un punto di riferimento", racconta la rosea

Un segnale importante, una voglia di spiegare a tutti come stanno realmente le cose. Ha parlato con la squadra, in particolar modo con Cambiasso e Zanetti. Si è soffermato con Cordoba, Branca e lo staff tecnico, con Mazzarri in testa. Conferme e approfondimenti. I dettagli del confronto, li sanno solo loro. Facile immaginare il senso del discorso, compiuto non a caso alla vigilia di una partita importante e che potrebbe proiettare l'Inter solitaria in vetta alla classifica di Serie A – seppur probabilmente solo per pochi minuti – come non accadeva da anni (erano i tempi del primo Benitez).

Per il bene dell'Inter. Per un'Inter più forte.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 settembre 2013 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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