Il giorno dopo la conquista matematica del 19° scudetto, Massimo Moratti commenta anche a Sky il trionfo nerazzurro. "Grande felicità, anche se ormai si era capito che il risultato doveva essere questo. Ma il momento resta speciale e ho festeggiato in famiglia", dice l'ex presidente.

Qual è stato il momento della svolta?
"Secondo me la partita col Milan. Lo pensavo prima: vincendo poi ci sarebbe stata strada in discesa. I rossoneri gli unici a poter contendere un po' lo scudetto. Una prova di sicurezza della squadra".

C'è qualche giocatore che l'ha colpita in maniera particolare?
"Diamo per scontato il fatto di Lukaku e Lautaro, che però scontato non è: sono due giocatori eccezionali. Lukaku è l'emblema di questa vittoria, segna e alleggerisce il lavoro della squadra. Barella però secondo me ha più di tutti impersonificato il carattere dell'Inter, necessario per poter vincere: lui ha fatto un campionato speciale. Poi tutti, da Hakimi alla difesa fino al portiere, malgrado nelle ultime partite possa aver dato un'impressione diversa. Non ci sono punti deboli".

Come identifica Conte? Che valutazione ne dà?
"Conte è tenacia, resistenza: è riuscito a portare avanti il suo scopo, proteggendo e formando la squadra. Per me è stato eccezionale".

Quest'Inter a quale la avvicina?
"Devo dire che, più che all'Inter che ho seguito io, mi ricorda l'Inter di Trapattoni. Squadra piena di carattere, sorprendente nell'anno che aveva vinto anche con una certa distanza dagli altri. Poi ci sono tutte le somiglianze con le Inter vincenti nel passato. Spero che questi giocatori diventino punto di riferimento per chi verrà dopo".

Il primo consiglio che ha detto a Steven Zhang?
"Lui è giovane, ma è pieno di sensibilità e attenzione. E poi ha questo modo molto umile di porsi. Ti rendi conto che lui le cose le conosce già, ma cerca di apprendere tutti i consigli che gli dai. È uno furbo, che capisce la situazione. Io gli davo consigli amichevoli, sul carattere dell'Inter, dei suoi tifosi... non certamente consigli tecnici. E gli consigliavo di essere sincero nella comunicazione, di parlare chiaramente, senza mediazione con i tifosi".

La vediamo quasi sollevata...
"Senza dubbio. Fa molto piacere che l'Inter sia tornata a vincere e che ci siano le premesse che si possa andare avanti. Mi sono tolto un peso".

Nella storia dell'Inter vincono sempre i grandi condottieri. C'è un'analogia tra Mourinho e Conte?
"Sì, la vedo come la vedo con Herrera e Trapattoni. Professionisti serissimi, che hanno la voglia di vincere e capaci di convincere tutti di poterlo fare. La squadra poteva rilassarsi, invece Conte gli ha continuato a dare questa forza. Nell'atteggiamento nei confronti dei giocatori e nella grande professionalità, vedo analogie".

Su Lukaku?
"Lui è davvero forte. Capisco i tifosi, anche io ho lo stesso sentimento nei suoi confronti. Poi è un ragazzo molto intelligente, è migliorato tantissimo nel gioco. Abbiamo per le mani un giocatore eccezionale, ha fatto bene Conte a volerlo a tutti i costi".

Lei però rimane l'ultimo ad aver vinto la Champions e nel mondo.
"Lo si pensa sempre di riuscire a ottenere un qualcosa magari di impensabile, anche se gli altri non ci credono. Partiamo l'anno prossimo per cercare di riuscire a vincere tutto, se succede è fantastico. Ma non è assolutamente facile. La Champions vuole uno spirito particolare che quest'anno l'Inter non ha potuto avere, ma penso che questa stessa squadra, in questo momento, farebbe molto meglio. Forse non c'è bisogno nemmeno di tanti ritocchi. Sarà appassionante l'anno prossimo provare a raggiungere tutti gli obiettivi".

Sarebbe tutto più facile con Kanté?
"Senza dubbio, è un giocatore che a tutte le qualità per dare ancora più forza all'Inter. Noi prendemmo Sneijder quanto avevamo una squadra fortissima, ma lui ci mise in condizioni di diventare eccezionali. Lo stesso vale per Kanté, ma è difficile prenderlo: lo dico da tifoso, mi permetto di fare il tifoso".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 03 maggio 2021 alle 13:27 / Fonte: SkySport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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