Il budget c'è, lo spazio a bilancio anche. Se il mercato dell'Inter non portasse altre novità in entrata (in uscita sono attese le uscite di Tomas PalaciosMehdi Taremi, diviso tra PSV Eindhoven e Panathinaikos), sarebbe per una scelta della dirigenza nerazzurra, non per impossibilità di investire. Una scelta che avrebbe avuto senso prima della cessione di Nicola Zalewski all'Atalanta per 17 milioni di euro: operazione finanziariamente ottima, ma che priva Cristian Chivu di un giocatore inserito nelle rotazioni, idealmente il primo cambio di Federico Dimarco a sinistra. Senza il polacco, il numero di calciatori di movimento si è ridotto a 21, pochi per affrontare con serenità una stagione che prevede campionato, Champions League, Coppa Italia e la parentesi impegnativa della Supercoppa italiana. 

Quindi cosa bisogna aspettarsi da qui alle 20 del 1° settembre? La scontata partenza di Tomas Palacios, direzione Santos o altrove, potrebbe essere la chiave per un ulteriore innesto in difesa, visto che Carlos Augusto è virtualmente tornato, out Zalewski, nella casella degli esterni e non è più il vice di Alessandro Bastoni. Una volta ceduto l'argentino ci sarebbe anche il posto 'fisico' per aggiungere un nuovo difensore, il classico Under 25 già pronto, che non costi troppo e guadagni poco, in perfetta sintonia con il mercato messo in pratica finora. Così come i nerazzurri si sono fiondati su Andy Diouf appena ceduto al Torino il collega di reparto Kristjan Asllani, non c'è ragione per cui la strategia non venga applicata anche in difesa: prima l'uscita, poi l'entrata. Ecco perché è lecito attendersi un blitz in questi giorni per un profilo che convinca tutti, e sicuramente sul taccuino in Viale della Liberazione qualche nome c'è. Attendere e constatare, questo il programma attuale.

Discorso a parte merita il reparto offensivo. Se nell'ultima stagione Simone Inzaghi aveva chiesto cinque attaccanti, trattenendo Joaquin Correa per non trovarsi con la coperta troppo corta, posto che anche Chivu si servirà spesso della doppia punta in campo, è strano e forse rischioso pensare di rimanere con soli quattro attaccanti, un pacchetto comunque apparentemente più affidabile rispetto al precedente. Non a caso Ademola Lookman è stato la priorità di mercato per settimane, per arricchire il reparto con un giocatore in grado di fare subito la differenza. Lecito che in corso d'opera si cambi strategia, ma se l'Atalanta ha opposto la più tenace resistenza per il nigeriano, non significa che il profilo non sia più una necessità. In parole semplici, non può essere 'o Lookman o nessuno', se davanti è stata individuata una lacuna.

Altri 5 giorni e la finestra di mercato estiva si concluderà. Ad oggi non è chiaro se l'Inter regalerà a Chivu altri rinforzi (stando alle parole del tecnico, si sta lavorando in tal senso: qualità più che quantità), sicuramente chiunque arrivasse sarebbe la classica occasione da cogliere al volo. Non si comprerà di pancia, ma dopo accurati ragionamenti tecnici e finanziari. Perché la vera rivoluzione, soprattutto in difesa, arriverà la prossima estate quando salvo sorprese saluteranno per fine contratto Yann Sommer, Stefan de Vrij, Francesco Acerbi, Matteo Darmian e Henrikh Mkhitaryan. E chiunque arrivasse oggi sa già che dovrà verosimilmente raccogliere un'eredità pesante. Da qui l'idea che non si andrà a prendere giocatori che non convincono al 100% e, senza reali opportunità, il rischio che si rimanga così è concreto. Nonostante la cessione di Zalewski lasci un vuoto significativo in rosa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 27 agosto 2025 alle 21:10
Autore: Redazione FcInterNews.it
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