Epilogo assurdo quello vissuto nel pomeriggio del Meazza, in cui, dopo 4 legni e svariate occasioni per prendere i 3 punti, l'Inter perde la partita a causa della rete di Bonaventura al 90'. Al termine di questo match incredibile, Walter Mazzarri parla così a Sky: ''Cosa ho detto alla squadra? Che bastava marcare e non avremmo perso. Ma, al di là che potevamo prendere un punto, non si può pensare di avere 4 palle gol in 8 minuti appena cominciata la ripresa e non fare gol. Poi nel calcio può succedere di tutto, si sa. Loro giocano bene, non hanno nulla da perdere e qualcosa possono creare. Ma non si possono sbagliare tutti questi gol: nella ripresa le abbiamo provate tutte, abbiamo giocato alla grande, ma tra sfortuna ed errori... Guardo la prova, non rimprovero nulla se non alcune dimenticanze. I gol ce li siamo fatti da soli''.

Sta diventando un limite quello della mancanza del salto di qualità? ''All'inizio della ripresa abbiamo fatto di tutto, eravamo straripanti. Lì devi fare due gol, gli altri perdono fiducia e poi magari ne fai anche di più. Devi far gol, specie quando riesci a schiacciare anche un'avversaria come l'Atalanta nella sua area. Di chi è la colpa dell'1-2? Negli ultimi minuti ho rischiato, probabilmente uscendo Campagnaro doveva essere un centrocampista a scalare. Ma non vi dico il nome di chi ha sbagliato''.

Sulla posizione di Hernanes nel secondo tempo? ''Volevo vincerla in tutti i modi. Non ho cambiato il modulo, ma solo le caratteristiche togliendo Cambiasso. L'unico problema è che se lo metto basso poi mi manca alto, anche se devo dire che, schiacciando l'Atalanta, anche lui è comunque arrivato al tiro. Volevo mettere uno fresco come Alvarez, bravo anche nel saltare l'uomo''.

La dedica di Icardi come la giudichi? ''Ai tempi nostri c'erano codici diversi, nella società si ragionava diversamente. Oggi bisogna convivere con queste novità. C'è chi sente la musica, ormai sono cambiati i tempi. Sono professionisti, ma sono giovani: sono estratti di questa società. Se dovessi star dietro a tutto quello che non mi piace, diventerei matto. Io addirittura non vorrei nemmeno il festeggiamento se non alla fine dopo una vittoria. Magari glielo diciamo al ragazzo, ma non cambia molto... Come finalizzatore non gli si può dire nulla, anche perché è rientrato dopo tanto tempo di inattività e convive con qualche dolorino. Normale faccia qualcosa da ragazzo, ma è un ottimo giocatore''.

Un Mazzarri più saggio? ''In realtà ho imparato a camuffare davanti le telecamere. Ora vado a casa e mi massacro!''.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 23 marzo 2014 alle 17:38 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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