A pochi minuti dalla sfida di Champions League contro lo Slavia Praga e nelle ore successive al definitivo via libera per l'acquisto di San Siro, il presidente dell'Inter Beppe Marotta si presenta davanti alle telecamere di Sky Sport per commentare i temi caldi in casa nerazzurra, partendo ovviamente dalla questione stadio: "Diciamo che è stata una decisione molto tribolata, ma siamo felici e soddisfatti - sottolinea il numero uno del club nerazzurro -. Lo dico come presidente dell'Inter, appassionato di calcio e cittadino di Milano. Ora inizia un percorso difficile, arduo. Noi abbiamo la dottoressa Ralph che è molto preparata e al Milan c'è Scaroni: sicuramente intraprenderanno questo percorso che porterà delle soddifazione. L'esigenza di avere uno stadio a Milano per Inter e Milan era un obiettivo prioritario". 

Cosa può dire a chi ha delle perplessità?
"Io vorrei tranquillizzare perché Inter e Milan agiscono in trasperenza e nell'interesse della collettività, ma anche perché lo stadio rappresenta un patrimonio non solo per i club ma anche per la città: porterà posti di lavoro e turismo. L'obiettivo è operare nell'interesse della collettività milanese". 

Avete chiuso il primo bilancio in attivo della storia dell'Inter, con un record assoluto di una società italiana per fatturato. Gli incassi dell'anno scorso possono diventare strutturali per arrivare ad un bilancio sempre positivo? 
"Devono essere struttulari perché l'obiettivo principale di un club è quello di centrare la sostenibilità finanziaria ed economica, raggiungendo nel contempo dei risultati sportivi di qualità. Noi ci siamo riusciti, abbiamo avuto un percorso importante con ricavi straordinari. È il nostro modello e l'obiettivo che abbiamo anche in questa stagione". 

Dopo quanti bilanci di questo tipo si potrà comprare un top come Mbappé?
"Un'operazione del genere rappresenterebbe una pazzia per un club italiano, in Italia non siamo in grado di fare operazioni del genere. Una volta qui arrivavano i grandissimi campioni in giovane età, ora c'è un campione come Modric che è a fine carriera. Siamo in un campionato di transizione, non ci possiamo permettere di fare acquisti molto onerosi ma dobbiamo adattarci ad un modello di valorizzazione del nostro prodotto. E quello giovanile ripaga e può garantire gli stessi risultati". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 20:34
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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