Hanno fatto indubbiamente rumore le parole del CEO dell'Al Hilal Esteve Calzada, che ai microfoni della BBC ha parlato dell'arrivo di Simone Inzaghi alla guida del club di Riyadh come della concretizzazione di un lavoro avviato da tempo, col mister piacentino che aveva già preso la sua decisione chiedendo di congelarla fino alla finale di Champions League di Monaco di Baviera. Secondo la Gazzetta dello Sport, le dichiarazioni del manager spagnolo hanno irritato e non poco i vertici nerazzurri. Perché Simone Inzaghi avrebbe potuto lasciare l'Inter da eroe, con la conquista del trofeo che lo avrebbe definitivamente portato nell'empireo del club di Viale della Liberazione. Qualora fosse partito dopo aver alzato la Orejona al cielo, nessuno avrebbe avuto il coraggio di obiettare alcunché. 

E invece, la batosta col Paris Saint-Germain ha ribaltato tutto. E le parole di Calzada lasciano in bocca un retrogusto amarissimo: perché non ci sarà mai la controprova nel sapere come sarebbe andata a Monaco con la testa del mister sgombra da pensieri, però è molto difficile pensare che un'Inter scevra da condizionamenti del genere sarebbe precipitata in maniera così roboante. Le parole dell'amministratore dell'Al Hilal hanno fatto infuriare l'Inter tutta. Perché arrivare all'appuntamento con la storia condizionati da proposte (accordi?) esterne non può non aver condizionato. E in qualche modo la società si è sentita presa in giro perché per Inzaghi il rinnovo sarebbe stato solamente da siglare e anche al momento dell'addio il presidente Beppe Marotta ha parlato di "scelta consensuale".

E ora, serpeggiano dubbi e sospetti: "Da quanto Inzaghi era in parola con i sauditi? Aveva comunicato alla squadra già prima della finale che dopo Monaco avrebbe detto addio all'Inter? Fosse vero, risulterebbe grave aver insinuato nella testa della squadra pensieri extra-PSG. A maggior ragione se davvero avesse tentato Nicolò Barella e Alessandro Bastoni (che alla Saudi Pro League non hanno mai aperto non solo una porta, ma neppure una finestrella) con proposte milionarie come la sua, tanto da spingere la dirigenza nerazzurra a stringere una sorta di patto di non belligeranza per non farseli portare via? Domande e dubbi a cui sarà difficile dare risposte certe. Come certa è la rabbia dell'Inter".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 17 giugno 2025 alle 17:40
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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