Dai campi del centro sportivo di UCLA a Los Angeles, Alessandro Bastoni parla ai cronisti presenti per commentare questa marcia di avvicinamento al debutto nel nuovo Mondiale per Club contro il Monterrey. Queste le sue parole: "Non è facile, però il nostro mestiere ci impone di ripartire, di guardare le cose positive che abbiamo fatto durante il corso della stagione che sta per finire, e poi iniziare un nuovo ciclo. Quello che dobbiamo assolutamente fare è portare nuovo entusiasmo". 

Dopo Monaco è cambiato tutto, è scattata forse dentro di voi una voglia di rivalsa? Vi sentite incentivati a far bene al Mondiale per Club?
"Sicuramente così, perché a livello di percezione sembra passata una vita da quella sera di Monaco. Noi siamo abituati a resettare, ripartire, resettare, ripartire, perché anche quando fai bene devi sempre cercare di mettere da parte quello che è stato e dimostrare nel presente. Un piccolo vantaggio da questo punto di vista è questo: dobbiamo dimenticare cosa è stata quella notte, dobbiamo concentrarci sul percorso che ci ha portato sin lì e prendere quello che di buono abbiamo fatto in questa stagione".

Quante energie ci sono per affrontare questa competizione e quanto è difficile considerando che affronterete avversari che si conoscono meno rispetto al solito?
"Dobbiamo trovare queste energie, il mister ci sta aiutando a trovare nuova linfa. Ha insistito tanto sul percorso fatto in questi anni, sulle cose belle che abbiamo portato a casa. Ci dobbiamo affidare a lui e ai nuovi giocatori che porteranno entusiasmo".

Ha cambiato allenatore l'Inter, ha cambiato CT l'Italia. Un commento?
"Sicuramente sono cose che accadono nel nostro mondo; i cicli non sono infiniti, sicuramente le responsabilità vanno divise con giocatori e allenatori in questo caso, però ripeto sono cose che in questo mondo accadono e dobbiamo essere pronti anche a questo". 

Ci sarà un momento in cui dovrete esorcizzare quello che è successo?
"Sicuramente sì. Ci siamo già chiesti perché sia andata in quel modo a Monaco, fa parte di ogni essere umano chiedersi il perché di momenti non felici. Non mi so dare ancora una spiegazione per quella sera, grazie a Dio questo mestiere consente di ripartire. Abbiamo una nuova possibilità, siamo affamati e abbiamo tanta voglia di riscatto e di fare meglio possibile".

Che cosa ti ha impressionato di questi primi giorni di lavoro con Chivu?
"Mi ha colpito subito a livello umano. Già lo conoscevo perché allenava la Primavera, qui ha insistito tanto sul fatto del percorso e delle cose belle fatte. Forse avevamo bisogno di sentirci dire queste parole, da un punto di vista umano mi ha impressionato molto".

Dal punto di vista tecnico?
"Lo saprò dire tra qualche settimana, abbiamo fatto due allenamenti per ora".

Potrà darti qualche spunto?
"Assolutamente lì, tra lui e Kolarov sono in buona compagnia quindi non ho dubbi. Ci sarà da lavorare tanto sull'aspetto mentale perché sono stagioni lunghe e logoranti".

Ti sei salutato con Simone Inzaghi?
"Sì. Abbiamo fatto quattro anni meravigliosi poi ha fatto questa scelta. Non abbiamo niente da dirgli, c'è grandissima serenità. Lo sentiamo spesso".

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Sezione: Focus / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 20:45 / Fonte: Diretta.it
Autore: Christian Liotta
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