Per l’Inter entrare tra le prime quattro è vitale. Il concetto viene ribadito oggi tra le pagine de La Gazzetta dello Sport mentre spiega che costruire una squadra da scudetto per la prossima stagione, senza i 60 milioni di euro che garantirebbe la qualificazione in Champions, sarebbe molto complicato per la dirigenza nerazzurra. I motivi sono in primis economici, "perché se è vero che con l’ingresso in semifinale i nerazzurri hanno di fatto sistemato questo bilancio, annullando la necessità di cedere un big entro il 30 giugno, la continuità ad alti livelli del club - sul quale pende la scadenza nel 2024 di un prestito da 275 milioni concesso dal fondo Oaktree - dipende dagli introiti Uefa derivanti dalla massima competizione continentale". Un piazzamento tra i primi quattro, invece, permetterebbe a Zhang di scegliere quando e se sacrificare o meno uno dei top della rosa.

Senza Champions sarebbe inoltre obbligatorio anche tagliare il monte ingaggi (che oggi pesa per 132 milioni lordi), magari rinunciando anche ad alcuni rinnovi già impostati, come quelli di Dzeko e De Vrij.

E poi c'è il futuro di Simone Inzaghi, legato al piazzamento finale in classifica e al percorso verso Istanbul. "L’Inter ha già avviato contatti con i suoi possibili successori, non è neppure più un mistero - ricorda la rosea -. Ma il tecnico ha per le mani la chance di cambiare il suo destino. Arrivare a Istanbul senza vincere la coppa e senza centrare il quarto posto non garantirebbe la conferma a Inzaghi. Ma una finale - anche persa - con il quarto posto centrato spingerebbe quantomeno a riconsiderare il tema. Inzaghi non sarebbe al sicuro, ma pure dentro la società si procederebbe al cambio con maggiore “difficoltà”, magari solo in presenza della certezza di arrivare a un big della panchina".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 22 aprile 2023 alle 08:15
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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