“Il Psg arriva sempre a comprare i nostri obiettivi dopo il nostro lavoro di scouting? È una curiosità che devo togliermi con Leonardo...(ndr, sorride). Ovviamente sto scherzando, lui è bravo". Così ieri a inter Channel Piero Ausilio, il direttore sportivo dell'Inter. Una frase relativa a tre colpi rimasti in canna per il club di Massimo Moratti, sfilati via per l'inserimento prepotente dei petroldollari del Paris Saint-Germain.

Lavezzi prima, Lucas poi e in mezzo Verratti: Branca e Ausilio si sono dovuti arrendere davanti all'impossibilità di pareggiare le offerte, nonostante il parere positivo soprattutto dei due gioielli sudamericani. E un altro sgarbo sarebbe dietro l'angolo. Anzi, secondo la Gazzetta dello Sport è cosa fatta: Paulinho sarà un nuovo giocatore di Carlo Ancelotti.

“Le parole pronunciate dal direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio fotografano la resa interista anche per Paulinho – sancisce la Gazzetta –. Il 24enne centrocampista del Corinthians e della Seleçao è ormai di fatto un giocatore del Psg. Il quarto «scippo» di Leonardo a Moratti e all’Inter, che aveva lasciato Milano proprio per fare il dirigente forte per la nuova proprietà qatariota dei francesi. Anche se va detto che la stessa società di Palazzo Saras aveva allentato la presa sul tuttofare brasiliano davanti ad una clausola rescissoria da oltre 15 milioni di euro. Poca cosa invece per Ancelotti e i qatarioti. Che invece hanno il problema di liberare due caselle da extracomunitario, visto che a gennaio è in arrivo anche Lucas, vecchio pallino di Strama. Ma proprio la possibilità di lasciare Paulinho a San Paolo sino alla prossima estate ha invece fatto ulteriore gioco per i francesi, ormai vicinissimi a chiudere con uno dei centrocampisti più interessanti del panorama mondiale”.

In realtà, la trattativa non è ancora chiusa, sia perché l'Inter non ha mollato affatto la presa, sia perché il problema dell'esubero di due extra Ue in casa Psg resta intatto. E poi c'è da valutare la volontà di Paulinho stesso, uno che ha dimostrato di non essere attaccato ai soldi, quando in estate rifiutò la proposta vantaggiosa dei nerazzurri per rimanere al Corinthians, il suo club, a giocarsi dei titoli. Perché una squadra di calcio, prima ancora di essere un'azienda, resta una società per raggiungere traguardi sportivi. E questo, Paulinho, pare averlo capito meglio di altri suoi colleghi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 17 novembre 2012 alle 09:40
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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