E' il giorno di Gian Piero Gasperini in casa Inter. Il tecnico di Grugliasco si presenta al mondo nerazzurro in una conferenza stampa che FcInterNews.it segue e aggiorna in presa diretta per non perdere neanche una battuta del nuovo allenatore, il quale chiarirà le sue idee in un appuntamento - quello odierno - davvero importante.
ORE 14.00 - Termina qui la conferenza di Gian Piero Gasperini, che adesso parlerà a Inter Channel e le cui parole saranno raccolte da FcInterNews.it ancora in diretta. Il direttore tecnico Marco Branca al momento non rilascia dichiarazioni e prende la strada del 'cuore' della Pinetina senza fermarsi ai microfoni dei giornalisti presenti.
Ha ricevuto anche un sms da Mourinho, in questi giorni?
"Non lo ho ricevuto, ma io e José non ci siamo mai frequentati fuori dal campo. Abbiamo sempre avuto una stima reciproca in campo, magari anche quando criticavano lui come allenatore, io ho sempre sostenuto che fosse un grandissimo in campo e non solo mediaticamente, riusciva sempre ad ottenere il massimo. L'ho sempre stimato, una stima disinteressata perché non è che siamo molto amici con Mourinho".
Lei sta spingendo per portare Palacio all'Inter?
"Per le possibilità che ci sono, chiedete a Branca qui affianco (sorride, ndr). Rodrigo mi piace, ma io continuo a sostenere che se arriveranno dei giocatori miglioreranno la squadra, che ritengo già forte come base, sono davvero soddisfatto. Il gruppo è competitivo e capace di dare risultati importanti, la società ha tempo per fare altri tipi di valutazioni per migliorare l'Inter".
E' bello sapere che non le cambieranno la squadra in estate come accadeva a Genova?
"E' un grande vantaggio sotto ogni aspetto. Guardo il mercato mezzo pieno ora per il ritiro, perché per certi giovani possono esserci sorprese in senso positivo, cioé che si inseriscano nella rosa in maniera definitiva. Questo sarà l'inizio di stagione, poi quando arriveranno tutti sarà più agevole affrontare numerose partite".
La preoccupa di più avere a che fare con un ambiente particolare oppure l'avere un gioco che secondo qualcuno non si può reggere per giocare ogni tre giorni?
"Non so se do l'impressione di essere preoccupato, ma sinceramente non ho alcuna preoccupazione (sorride, ndr). Voglio iniziare a lavorare per togliere questi pensieri di cui non ne condivido nessuno, per le esperienze che ho avuto con le mie squadre ho sempre messo davanti la volontà di creare un ambiente positivo con i risultati sempre alla base, un ambiente dove fosse anche divertente giocare a calcio. E così affronto anche questa avventura con l'Inter, così come ho fatto al Genoa e in categorie inferiori, ci sono le intenzioni per riproporre quello spirito oltre alle alchimie tattiche. Voglio una squadra che si diverta, che diverta e che provi ovviamente a vincere. Poi quel discorso del '100 all'ora' è relativo, non tutti magari erano atleti straordinari, all'Inter non hanno nulla da invidiare rispetto ad atleti che ho diretto a Genova o altrove. Non è stato sempre così, la sensazione è di una squadra che riesca a giocare mantenendo certe distanze, e forse qui si può fare con meno fatica di quando gioca più 'slacciata'".
Che futuro può avere Kharja?
"Lo ho avuto a Genova, ci ho avuto un ottimo rapporto anche se spesso è stato infortunato. Però è un giocatore del Genoa, non dell'Inter".
Lei è un ex bianconero, può contribuire a svelenire i rapporti con la Juventus?
"Sarei io? (ride, ndr). E' vero, ho allenato a lungo la Juventus, ma è il settore giovanile e non la prima squadra, sai quanti giocatori hanno fatto il mio percorso senza avere l'etichetta che porto dietro. Il mio percorso è indipendente dalla Juventus, il mio attaccamento è rossoblù e vale per Crotone e Genoa".
Quella sua battuta a Gattuso, "gli do subito due stecche", è sembrata una sorta di avvisa al Milan...
"Il Milan sicuramente ha vinto bene il campionato, ma alla fine hanno avuto difficoltà trasformandole poi in senso positivo. Se sono arrivati davanti dà fastidio perché sono della stessa città, è normale, ora dobbiamo avere spirito di rivalsa per fare una stagione all'altezza dell'Inter".
Dopo il totem Mourinho, all'Inter sono arrivati Benitez e Leonardo. Da questo passato recente ha qualcosa da apprendere?
"Da imparare c'è sempre, da tutti, sia dalle esperienze negative che dalle positive. E' chiaro che ognuno cerca di portare la propria idea, il proprio modo di vedere il calcio, di condurre la squadra e di avere rapporti con lo spogliatoio. Questo gruppo è solido e forte anche caratterialmente oltre che tecnicamente, anche lo scorso anno l'Inter ha sempre saputo reagire. Ho sempre visto giocatori molto positivi, impeccabili come comportamenti, anche quando i risultati non hanno risposto. Conosco diversi giocatori direttamente, non solo quelli di Genova, conosco i loro valori umani e tecnici. Partiremo sicuramente da questa base".
Come preparerà la squadra verso Pechino?
"La prepareremo con il gruppo di Pinzolo, poi l'intenzione è far riposare chi è ora in Copa America. Però alcune situazioni andranno valutate in queste settimane, qualcuno potrebbe non giocare tanto oppure non arrivare in fondo, però l'intenzione di massima è questa".
Nel suo Genoa le sue punte hanno sempre fatto tanti gol. Lei qui si ritrova quattro centravanti, non sono troppi?
"Mi sembra che Eto'o, Milito e Pazzini abbiano ruotato lo scorso anno, servono più giocatori in una grande come l'Inter, ma non vedo difficoltà nel farli giocare insieme per tali campioni. Non ci sarà nessun problema".
Pensi di avere i migliori campioni come Maicon o Sneijder e quindi sarebbe meglio tenerli?
"L'Inter in questi anni è quella che ha fatto le scelte migliori sbagliando meno di tutte. Sono fiducioso su questa base perché questa squadra è destinata a crescere, può soltanto diventare più forte, e questa è una tranquillità che deriva dalle recenti scelti fatte".
Quanto è importante per lei ritrovare Milito, Ranocchia e Motta. E' vero che ha posto il veto all'addio di Thiago?
"Mi fa molto piacere, è fuori dubbio. Chi è venuto da Genova ha fatto cose importanti, mi auguro di poter far bene da tecnico come loro hanno fatto in campo. Per Motta, per oggi è un giocatore dell'Inter poi il mercato è imprevedibile, questo vale per tutti".
Wesley Sneijder è già dell'Inter, può parlarne. Teme di perderlo? E' sostituibile?
"Che Sneijder sia un campione è evidente, quella che sarà la situazione tra 50-60 giorni è difficile prevederla. Indubbiamente così come siamo ritengo che l'Inter sia già molto forte, ma l'intenzione dell'Inter è uscire dal mercato semmai più forte e non meno. Un po' come successe due anni fa quando andò via Ibrahimovic, servì per rinforzare l'Inter. Non sono preoccupato perché non scenderemo come valore".
Ricordiamo anche che l'Inter lo scorso anno ha vinto 3 trofei...
"Esatto, ricordiamolo. Poi è arrivata seconda in campionato e tutto questo nonostante alcuni giocatori non fossero al meglio. Speriamo che ci sia una rivalsa quest'anno".
Ricky Alvarez arriva all'Inter. Una sua opinione?
"Parlo solo di giocatori che sono ufficialmente dell'Inter, ma su di lui posso dirvi che è molto forte, un ottimo rinforzo se arrivasse da noi. Credo che questa squadra sia forte così com'è, intanto non abbiamo perso nessun pezzo pregiato, poi questa squadra due anni fa ha vinto tutto e ovviamente non si poteva ripetere lo scorso anno. Ora possiamo avere qualche rivalsa in più su cui costruire la nostra prossima stagione. La squadra già ora, però, è molto forte, non ho alcun dubbio. Poi se uscirà qualcosa dal mercato lo vedremo, è molto presto".
I giocatori torneranno dalla Copa America. Lei come reagirà verso Pechino?
"Vedremo come evolverà con la situazione, con la società abbiamo deciso di affidarci per la Supercoppa al gruppo che partirà per la preparazione, facendo riposare chi è impegnato in Copa America. Questa è l'intenzione dell'Inter, anche per avere la squadra al meglio per il campionato, ma all'inizio ci mancheranno un po' di giocatori. Prepareremo al meglio la gara contro il Milan, forse avremo qualche problemino per le amichevoli".
Lanciamo un pensiero a Giacinto Facchetti. Non pensa che questo clima che sta tornando intorno all'Inter la costringerà a vincere due volte certe partite per portarle a casa?
"Sono situazioni dolorose per certi aspetti, però per fortuna dobbiamo pensare solo alle situazioni di campo. Dovremo farlo con le nostre forze e capacità, quello può aiutare a cancellare tutto il resto. Alla gente piace il calcio, i gol, i campioni e le squadre che giocano bene, noi occupiamoci di quello".
Lei vede Maicon e Nagatomo più avanzati in un ipotetico 3-4-3 e Sneijder nel suo modulo?
"Non mi fossilizzerei sui numeri, sarà una squadra capace di modificarsi anche durante la stessa gara. Qui ci sono tanti campioni, tutti sanno giocare in uno o due ruoli, non sono 10 o 20 metri a fare la differenza, tutti i giocatori anche lo stesso Sneijder, visto che ne state parlando, ha giocato anche in ruoli diversi lo scorso anno. L'importante è esprimere concetti e valori positivi, servono mentalità e voglia di raggiungere obiettivi chiarissimi, e con giocatori di qualità sarà più facile, non di certo più difficile...".
Qui aleggia sempre il fantasma di José Mourinho. Lei cambierà il suo modo di approcciare all'Inter?
"Non posso guardare al passato, se guardo indietro l'Inter ha una generazione di giocatori e tecnici importanti. Io penso al presente, all'immediato, al futuro prossimo. Ci sono già abbastanza impegni per campionato e altre competizioni, ora guardare indietro può servire solo per raccogliere forza e entusiasmo, sappiamo tutti che all'Inter conta vincere, questo è un aspetto determinante. Dobbiamo lavorare bene e cercare di fare qualcosa di positivo facendoci apprezzare dai tifosi con buon calcio e risultati."
La difesa a tre è un'ipotesi?
"E' una novità che potrei proporre. Ci sono state squadre come Napoli e Udinese che hanno espresso risultati e buon gioco con la difesa a tre, ci sono riuscito anche io, questa squadra può giocare in tutti i modi. E' un'alternativa, saremo duttili".
Ha già un'idea dell'Inter che sarà?
"Ho già un'idea, ovviamente. La squadra è già molto forte, ho intenzione con le mie idee di fare una stagione importante.
Buongiorno mister, ci siamo incontrati in sede una settimana fa. Come è andata questa prima settimana?
"Direi bene, ho cercato di calarmi subito nella parte, specialmente ad Appiano. Ho conosciuto subito tutti voi, i collaboratori, ho avuto la sensazione di un centro dove c'è tutto per lavorare al meglio. Nonostante la preparazione partirà domenica, già da 10 giorni siamo pronti".
ORE 13.30 - Puntualissimo, Gian Piero Gasperini è in sala stampa con Stefano Filucchi e Marco Branca.
ORE 13.25 - E' tutto pronto in sala stampa, Gasperini è in arrivo.
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