Sabato prossimo sarà un giorno importante per Samuel Eto'o, che tornerà a vestire la sua amata maglia della nazionale camerunense, per guidare i Leoni d'Africa alla qualificazione al prossimo Mondiale in Sudafrica. Contro il Marocco, il Camerun ha la possibilità di compiere un passo decisivo per raggiungere questo traguardo, al quale l'attaccante dell'Inter tiene particolarmente, come fa capire in questa intervista rilasciata a Goal.com:

In Camerun vi sentite i favoriti per la qualificazione alla Coppa del Mondo?
"Quando parliamo di squadre che lottano per qualificarsi alla Coppa del Mondo non ci sono avversari di poco conto, lo abbiamo già sperimentato in molte circostanze. Tutti meritano rispetto: dobbiamo prendere in considerazione ogni avversario e affrontarlo con la massima concentrazione possibile".

Il Camerun non si qualificò a Germania 2006, c'è molta pressione su di voi ora?
"Di sicuro la mancata qualificazione del 2006 fu un piccolo shock da cui è stato difficile riprendersi. Poi come sempre ha vinto la razionalità e la voglia di guardare avanti per evitare di commettere nuovamente gli stessi errori. Abbiamo lavorato duro e speriamo davvero di riuscire a partecipare alla Coppa del Mondo del prossimo anno".

Voi del Camerun siete i 'Leoni Indomabili'. Qual è l'importanza del Leone per la tua nazionale? Quali caratteristiche del Leone ti ispirano quando entri in campo?
"Per noi ha un significato molto importante. Il Leone è il re della giungla, territorio che comanda, in cui è rispettato e temuto da tutti gli altri. Noi facciamo il nostro meglio per essere considerati i re dell'Africa, e in questo senso cerchiamo di ispirarci alla sua determinazione".

Che importanza ha il fatto che la Coppa del Mondo si disputerà in Africa?
"Credo sia molto significativo. Abbiamo la possibilità di dimostrare a tutto il mondo di cosa siamo capaci, che siamo pronti - quando ne abbiamo possibilità - di offrire qualcosa. Il mondo intero è riluttante nei confronti delle potenzialità africane, potremo dimostrare di valere come tutti, se non di più".

Tanti giocatori, ormai, giocano nei più grandi club europei, e speso rivestono ruoli fondamentali. Credi che questo fenomeno proseguirà? Cosa portano i giocatori africani in una squadra?
"Inizialmente accadeva per la nostra fisicità, ma ora molti giocatori africani hanno raggiunti standard tecnici elevatissimi, a volte anche superiori ai colleghi di altri continenti. Ma non solo, noi portiamo sul campo anche qualcos'altro: la nostra cultura e la nostra conoscenza. Il fatto che oggi molti africani siano fondamentali per diversi grandi club europei è un sogno che diventa realtà".

Vivendo in Europa, cosa ti manca dell'Africa?
"Io ho avuto modo di dirlo in molte occasioni: vivo in Europa ma dormo in Africa. Ho con me tutta la mia famiglia, dai figli ai genitori. Quando ci sono loro ho tutto quello che mi serve".

Quali aspetti della tua cultura africana sono più presenti nella tua vita? Musica, cibo, famiglia...
"Io cerco di avere sempre un po' di Africa con me. Tutte queste cose mi aiutano sicuramente ad avere con me la mia nazione in ogni momento della mia vita".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 12 novembre 2009 alle 11:25 / Fonte: Goal.com
Autore: Fabio Costantino
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