RIl mercato dell'Inter si è bloccato dopo l'arrivo di Nemanja Vidic. Due trattative sono saltate, quella che portava al volante brasiliano Nilton e quella che portava a Tom Ince, anche se per motivi differenti. Quali contromosse dunque? La dirigenza nerazzurra sta vagliando i profili per tre ruoli principalmente: la fascia sinistra, il centrocampista centrale, richiesto dallo stesso Mazzarri, e l'attaccante. Il tutto deve essere fatto in autofinanziamento, come più volte hanno ripetuto il presidente Thohir e il direttore spotivo Piero Ausilio.

ESTERNO – Arenatesi le piste che conducevano a Caner Erkin e a Guilherme Siqueira, il primo causa rinnovo col Fenerbahce e il secondo causa trasferimento all'Atletico Madrid, per la fascia sinistra si sta partendo di nuovo da zero o quasi. I nomi fatti sono quello di Gabriel Silva e di Lionel Vangioni con il secondo nettamente favorito sul brasiliano dell'Udinese per cui l'Inter non ha mai avanzato un'offerta seria e si è limitata a monitorare. L'argentino del River è, per mancanza di alternative serie, la prima scelta dunque e l'Inter sta attendendo che il prezzo scenda sotto i 5 milioni per poter poi provare ad acquistare l'intero cartellino. Sciorinando percentuali, sul suo arrivo ci si può sbilanciare con un 60%, mentre Gabriel Silva e possibili outsider devono dividersi il restante 40%.

CENTROCAMPISTA – Per quello che è il ruolo in cui Mazzarri ha chiesto esplicitamente rinforzi, i nomi sono tanti: M'Vila, Behrami, Xhaka sono quelli più quotati, se si vuole utilizzare il gergo delle scommesse. Il centrocampista del Rubin Kazan non è la prima scelta ma la dirigenza nerazzurra sta comunque lavorando per fare arrivare il francese di origine congolese in prestito con diritto di riscatto; al momento, la percentuale legata alla possibilità dell'arrivo dell'ex Rennes è attorno al 50%. Tre chance su dieci, sono invece le possibilità legate all'arrivo di Valon Behrami, da sempre gradito al tecnico di San Vincenzo e in uscita dal Napoli con cui si sta lavorando per abbassare le richieste, magari inserendo qualche contropartita. Proprio le contropartite potrebbero far aumentare il 10% legato all'arrivo di Xhaka, che potrebbe crescere esponenzialmente nel momento in cui si riuscisse ad inserire nella trattativa con il Borussia Monchengladbach Zdravko Kuzmanovic, pallino di Lucien Favre, allenatore dei tedeschi. Dal momento che le vie del mercato sono infinite, è da tenere un 10% per eventuali underdog che possano scompaginare i piani, vista la possibile necessità di un paio di innesti nel ruolo (senza dimenticare il rientrante Krhin).

ATTACCANTE – Non più Dzeko, non Morata, né Torres. Per l'attacco dell'Inter, al momento, non si può parlare di top player perché o per l'ingaggio o per il cartellino si sforerebbe il budget prefissato dalla società. Allora ecco che i nomi da tenere in considerazione sono tre. In ordine di vicinanza, il primo è quello di Osvaldo: l'italoargentino in prestito alla Juve, non verrà riscattato ed ecco che dovrà tornare al Southampton, dove non ha un buon rapporto con la maggior parte dei compagni di squadra; l'Inter potrebbe inserirsi e chiedere a sua volta ai Saints la possibilità di avere l'attaccante in prestito con diritto di riscatto. In prima fila, ma in seconda posizione c'è Abel Hernandez del Palermo che, per stessa ammissione di Zamparini, lascerà la Sicilia dopo il Mondiale. La speranza dei rosanero è di sfruttare le buone prestazioni della Joya nella rassegna iridata per poter chiedere ed ottenere i 15 milioni che Zamparini vuole, ma proprio l'entità di questa richiesta potrebbe far cadere la pista che porta all'uruguaiano. Sul gradino più basso del podio si piazza Javier Chicharito Hernandez: lo United non lo vuole cedere in prestito, ma non vuole tenerlo perché non accontenterebbe le richieste di Van Gaal e proprio su questo può far leva la società nerazzurra in fase di trattativa. Da non dimenticare la new entry Biabiany, anche se prima di esporsi c'è bisogno di conferme, e la candidatura di Afellay, in uscita dal Barcellona e potenziale opportunità low cost. Dopotutto, in attacco servono un paio di innesti per essere competitivi.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 07 giugno 2014 alle 22:00
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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