Non solo l'Inter: la crisi colpisce tutta la famiglia Moratti. Lo rivela Il Fatto Quotidiano, che analizza nello specifico il brutto momento economico vissuto anche dal presidente nerazzurro: "Alla fine - si legge - hanno mollato un po' il colpo anche loro: nell'anno in cui la Saras ha registrato un rosso di 90,1 milioni di euro, perfino i fratelli Moratti si sono ridotti drasticamente i compensi. Per l'esattezza del 39,43 per cento. Che significa, viste le somme in gioco, 1 milione tondo in meno per ciascuno. Anche se la somma incassata dalla raffineria di famiglia per Gianmarco e Massimo, rispettivamente presidente e amministratore delegato del gruppo di Sarroch, resta comune di tutto rispetto: 1,536 milioni di euro per ciascuno".

Il prestigioso quotidiano racconta anche della situazione del vicepresidente dell'Inter, Angelomario: "Non così i figli, con il primogenito di Gianmarco, Angelo, che in veste di vicepresidente si porta a casa 1,165 milioni, contro il milione e ventiseimila euro del 2011. Merito, principalmente, dei 689mila euro di compensi ricevuti per "competenze di lavoro subordinato", oltre ai 239mila euro di "indennità di fine carica o cessazione del rapporto di lavoro". Situazione che, fatte le debite proporzioni, si ripete anche col figlio di Massimo, Angelomario detto Mao. Il vicepresidente dell'Inter ha infatti incassato 321mila euro, cioè gli stessi 240mila del 201, cui vanno aggiunti 80mila euro di "indennità di cessato rapporto", si legge.

Una situazione che non può che ripercuotersi inevitabilmente sulle casse della società di corso Vittorio Emanuele. Senza gli introiti della qualificazione in Champions League, con un tetto ingaggi ancora da abbattere del tutto, la situazione - soprattutto in chiave mercato - si fa particolarmente delicata. Non sono escluse partenze d'eccezione. Quanto agli arrivi, sembrano al momento improbabili nomi di top player come Dzeko. Sicuramente l'infortunio di Palacio rischia di pesare come un macigno su questo finale di stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 05 aprile 2013 alle 12:30
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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