Si chiude con una vittoria in Coppa Italia una delle stagione più tribolate, ma allo stesso tempo emozionanti, degli ultimi anni nerazzurri. Una stagione fatta di sorrisi e vittorie, ma anche di delusioni e sconfitte, alcune anche scottanti. In definitiva si deve comunque applaudire questo gruppo di giocatori, sempre pronti a spremersi e lottare per la maglia nerazzurra, nonostante il grandissimo sforzo e il massimo dispendio energetico, fisico e mentale, della stagione 2009/2010, una stagione memorabile per i successi (il primo Triplete italiano), ma soprattutto stressante e spossante a livello psico-fisico. La stagione 2010/2011, con l’Inter che ha la possibilità di vincere la Supercoppa Europea e il Mondiale per club, competizioni mai giocate, vede l’addio (più o meno annunciato) di Josè Mourinho che vola a Madrid e di Mario Balotelli, che sceglie l’avventura della Premier League e va a Manchester, sponda City.
Dalla Premier, dopo sei anni di Liverpool, arriva il nuovo tecnico dell’Inter, Rafa Benitez. Lo spagnolo promette un’Inter meno bassa e più spettacolare, più spagnola. Rafa lavora con un gruppo logorato dalla stagione precedente e dal Mondiale. Deve fare di necessità virtù, specie perché i rinforzi chiesti in sede di campagna acquisti sono esosi e la dirigenza non riesce ad accontentare il tecnico spagnolo. La stagione parte comunque bene: arriva il quarto trofeo del 2010, dopo il 3-1 in rimonta sulla Roma, in Supercoppa Italiana. A Riise risponde Pandev. Eto’o, con un uno-due, porta la bilancia dalla parte nerazzurra e fa capire che vuole tornare il bomber ammirato a Barcellona, dopo una stagione magra a livello realizzativo, ma di grande sostanza e utilità per la vittoria finale su tutti e tre i fronti. Sei giorni dopo, la prima delusione: l’Atletico Madrid blocca un’Inter non brillante e i gol di Reyes e Agüero, negano all’Inter la possibilità di vincere la prima Supercoppa Europea della storia.
L’Inter si rituffa in campionato, laddove è la favorita (a detta di molti) col Milan in seconda linea, rinforzatosi con gli arrivi di Ibra e Robinho. I nerazzurri nelle prime quattro gare collezionano 10 punti, contro Bologna, Udinese, Palermo e Bari, prima di incappare in una bruciante sconfitta all’Olimpico contro la Roma, con gol di Vucinic nel finale. La gara successiva, contro la Juve a Milano, è uno 0-0 che sa di rimpianto, con Milito e Maicon che si divorano due gol, soli davanti a Storari. Al primo stop per le Nazionali, Inter e Milan sono appaiate a 11 punti. La Champions parte bene: un 2-2 col Twente all’esordio, un 4-0 tonante sul Werder Brema e un 4-3 da brivido sul Tottenham, dove un tris di Bale nel finale, fa tremare un’Inter grandiosa nei primi 45 minuti. Ottobre vede altri sette punti, con Cagliari, Sampdoria e Genoa, ma il Milan è in testa, staccato di un punto
Novembre è il punto più basso della stagione, sotto tutti i punti di vista. Brutto l’1-1 col Brescia (Caracciolo e il solito Eto’o) al quale si aggiunge l’infortunio di Walter Samuel. La sua stagione sembra volgere alla fine, dopo un infortunio ai legamenti del ginocchio, che priva l’Inter del suo resistente muro. Poi arriva la caduta londinese per 3-1 contro il Tottenham, che vede un’Inter messa sotto dalla velocità di Bale e compagni. Una caduta che denota tutta la stanchezza che la squadra si porta dietro da ormai un bel po’. Ma siccome le disgrazie non vengono mai da sole, l’Inter perde Julio Cesar, Maicon, quasi tutto il centrocampo (con Motta lungodegente), Coutinho e Milito che aveva segnato nell’1-1 di Lecce, salvo poi infortunarsi nel derby del 14 novembre, deciso da un rigore di Ibrahimovic. I rossoneri staccano l’Inter a più 6 e volano primi in solitaria.
Inizia un crollo verticale, specie in campionato: Chievo (sconfitta per 2-1) è il punto più basso, con Benitez che rischia l’esonero. Ciò non avviene, ma lo spagnolo sa di non dover sbagliare l’appuntamento grosso: il Mondiale per club. Le vittorie in Champions sul Twente, che assicura il passaggio agli Ottavi e il 5-2 sul Parma, sono solo scosse elettriche date a una squadra stanca e rabberciata. Arrivano poi il 3-1 della Lazio a Roma e il 3-0 del Werder a Brema, nell’ultima giornata di Champions. Ma si vola verso il sole di Abu Dhabi, laddove l’Inter recupera Maicon, Julio Cesar e Milito che conducono l’Inter sul 3-0 al Seongnam, battuto con i gol di Stankovic, Zanetti e del bomber argentino. Tre giorni dopo Pandev, Eto’o e Biabiany regolano la Cenerentola Mazembe, che aveva battuto i messicani del Pachuca e i brasiliani dell’Internacional, la rivale più accreditata dei nerazzurri, che volano per la terza volta nella loro storia sul tetto del Mondo. L’anno solare 2010 finisce con cinque titoli e un gap di 14 punti da recuperare al Milan capolista. Benitez sembra sereno, al suo ritorno a Milano, nonostante nella conferenza post vittoria, lanci un ultimatum alla società, invitandola a investire nel mercato di riparazione. La sparata post Mondiale non piace e le strade dello spagnolo e dell’Inter si dividono.
Il 29 dicembre, sulla panchina nerazzurra, inizia il mandato di Leonardo. Il brasiliano si pone bene nei confronti dello spogliatoio, tocca i tasti giusti, motiva al meglio la squadra e la riporta in auge. Vittorie con Napoli all’esordio per 3-1, con gli uomini di Mazzarri che erano una delle squadre più in forma del periodo. 2-1 in rimonta a Catania con doppio Cambiasso. La squadra si ritrova, grazie soprattutto al tecnico che sa usare le parole e insistere sul piano psicologico. Ciò permette a una squadra giù di condizione di scalare la classifica. Arriva il 4-1 al Bologna, il 3-2 nel recupero sul Cesena, oltre alla qualificazione ai quarti di Coppa Italia, ai danni del Genoa. Stop duro invece a Udine. La rivelazione friulana schianta i nerazzurri per 3-1. Si va sul mercato, non prima di aver centrato le semifinali di Tim Cup dopo aver battuto il Napoli ai rigori, per rinforzare la squadra: arrivano Pazzini, oltre a Ranocchia già bloccato a fine 2010, Kharja e Nagatomo. Il bomber di Pescia esordisce col botto. Doppietta in Inter-Palermo, con l’Inter sotto per 2-0, e rigore procurato segnato da Eto’o. Il Pazzo s’inserisce subito e replica nel 3-0 di Bari, dove segnano anche Kharja e Sneijder, al rientro dopo l’infortunio patito ad Abu Dhabi.
L’olandese replica nello spettacolare 5-3 sulla Roma. L’Inter rosicchia punti e va a meno cinque dal Milan, con il recupero di Firenze ancora da giocare, ma la sconfitta di Torino (1-0 gol di Matri) contro la Juve, fa scivolare l’Inter a meno otto. Pazzini risolve il match di Firenze (2-1 finale), dopo l'autogol e il gol di Pasqual, e l’Inter torna a meno cinque. Torna la Champions e i nerazzurri ritrovano il Bayern, in quella che è la rivincita della finale di Madrid. Un errore di Julio Cesar regala l’1-0 beffa nel finale a Gomez. L’Inter vuole vendetta, in campionato arrivano le vittorie sul Cagliari, la Sampdoria e il Genoa, prima del pareggio per 1-1 a Brescia. A Monaco avviene l’impresa: sotto per 2-1 (Gomez e Müller ribaltano il vantaggio di Eto’o), l’Inter trova il pareggio con Sneijder e il gol del vantaggio, al 90esimo, con Pandev. Ai Quarti ci sarà lo Schalke 04.
I nerazzurri credono nella tanto pubblicizzata rimonta. Il Milan frena (1-1 col Bari e sconfitta a Palermo) e l’Inter si riporta a meno due dai cugini, dopo l’1-0 sul Lecce, firmato Pazzini. Nel derby ci potrebbe essere il sorpasso. Ma il 2 aprile 2011, inizia la ‘Settimana Maledetta’. L’Inter cade sotto i colpi di Pato e Cassano, torna a meno cinque e dice addio allo scudetto, ma non solo. Nella serata di Champions contro lo Schalke, si crolla a picco. Da serata del riscatto, il 5 aprile diventa serata da incubo, con i tedeschi che non credono ai loro occhi e vincono per 5-2. L’Inter è frastornata, ma torna alla vittoria per 2-0 sul Chievo. Il rimontone tanto sognato in Germania non avviene: lo Schalke vince 2-1 e i Campioni d’Europa lasciano il trono.
Gli strascichi della sconfitta si fanno sentire e l’Inter perde per 2-0 a Parma, ma si riscatta subito vincendo all’Olimpico per 1-0 con un eurogol di Stankovic, nella semifinale di andata di Coppa Italia. Nel sabato pre pasquale, i nerazzurri si aggiudicano la presenza in Champions e recuperano il secondo posto, battendo la Lazio, in una gara da Pazza Inter: sotto per 1-0 e con un uomo in meno, Sneijder ed Eto’o ribaltano il match. Arriva poi il 2-1 in rimonta e nel finale sul Cesena, grazie al doppio Pazzini, che di fatto rimanda la festa scudetto del Milan e il 3-1 sulla Fiorentina, prima dell’1-1 in Coppa Italia sulla Roma, che manda l’Inter nella finale della Capitale. A Napoli, l’Inter e i partenopei si spartono un punto che vale il secondo posto nerazzurro e la Champions azzurra, dopo vent’anni di assenza.
Il 3-1 sul Catania è un allenamento in vista della gara contro il Palermo a Roma. L’Inter vince per 3-1, con Eto’o che con la doppietta eguaglia il suo record di gol al Barcellona (36) realizzandone 37, e si aggiudica il settimo titolo nazionale della storia e manda in archivio una stagione di luci e ombre, ma comunque positiva. Non si poteva chiedere di più a una squadra entrata nella leggenda del calcio italiano con il tris dell’anno precedente, una squadra data per morta, una squadra che aveva finito il ciclo e che comunque è riuscita a portare a casa tre trofei, di cui uno comunque importante come la Coppa Italia, coppa che altre squadre, sebbene il campionato abbia offerto loro poco, non sono riuscite a onorare. L’Inter e Leonardo, al suo primo titolo da tecnico, ripartiranno da una certezza per il futuro prossimo: l’Inter sa ancora vincere.
Altre notizie - In Primo Piano
Altre notizie
- 13:35 Angolo Tattico di Genoa-Inter - Esposito libera spazio a Lautaro, Vitinha crea superiorità sulla sinistra
- 13:22 Milan, solo un trauma al ginocchio per Gabbia: può rientrare per la finale di Supercoppa
- 13:09 Condò: "Lautaro leader e lo dimostra più il primo gol che il secondo dell'Inter"
- 12:55 Moretto: "Frattesi può lasciare subito l'Inter, gennaio mese caldo. La Juve c'è. E l'intreccio con Thuram..."
- 12:41 Scontri prima di Genoa-Inter, tre agenti feriti e danneggiamenti. Indagini in corso da parte della DIGOS
- 12:28 Supercoppa, designati gli arbitri delle semifinali: Bologna-Inter a Chiffi, al VAR ci sarà Maresca
- 12:14 AIA, deferito il presidente Zappi. Lui si difende: "È l'ora più buia, ma il mio operato sempre legittimo"
- 12:00 CHIVU domina fuori e dentro il campo, l'INTER torna a guardare tutti dall'ALTO: un PRIMATO meritato
- 11:45 Pinetina chiusa ma non per tutti: lavorano gli infortunati. Mercoledì la partenza per Riad
- 11:30 Supercoppa Italiana, il programma della vigilia di Bologna-Inter: Chivu in conferenza alle 12.30
- 11:16 Adani: "Il peggior nemico dell'Inter è l'Inter: ogni tanto riapre partite già indirizzate. Esposito? C'è chi non ha punte e poi..."
- 11:02 CdS - L'Inter su Tiago Gabriel: c'è pure la concorrenza della Premier. E il prezzo...
- 10:48 Bisseck: "Primo posto che vale tanto, ma la stagione è lunga. Uno contro uno in difesa? Nessuna paura"
- 10:34 Toldo: "Inter matura e sicura di sé. Non concordo con chi boccia Sommer perché..."
- 10:20 Pagelle TS - Inter, solo Luis Henrique sotto la sufficienza. Meriti di Chivu nella vittoria
- 10:06 TS - L'Inter si salva dallo Squid Game domenicale. Il gol di Lautaro simbolo del primo tempo nerazzurro
- 09:52 Moviola CdS - Il solito ondivago Doveri. Marcandalli-Sucic? Il genoano rischia il rigore
- 09:46 Genoa-Inter, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 09:38 Pagelle CdS - Lautaro fa la differenza, Zielinski pulito in regia, comparsata Luis Henrique
- 09:24 CdS - Chivu non perde l'occasione e torna in testa, ma l'ultima mezz'ora è da dimenticare
- 09:10 GdS - Lautaro torna super e affoga il piccolo dolore prendendosi tutto
- 08:56 Pagelle GdS - Solo Lautaro e Bisseck da 7. Per Zielinski una regia "normale"
- 08:42 Moviola GdS - Marcandalli su Sucic: rischio rigore. Sull'ammonizione a Barella...
- 08:28 Altro che grattacieli d'Arabia: col Genoa, Bisseck e Lautaro riportano l'Inter di Chivu sul rooftop più bello
- 08:15 GdS - Salutate la capolista Inter, ma con moderazione: a Genova come a Verona e Pisa
- 00:00 Da "decimi" a primi: Chivu e il rumore dei nemici. In Arabia con il caschetto
- 23:54 Pinamonti: "Io in Nazionale? Non saprei cosa dire, la mia risposta è sempre la stessa"
- 23:40 Lautaro nel Gotha dei bomber europei: lui come Kane, Haaland e Mbappé in un dato
- 23:25 Giana Erminio, Ruffini dopo la vittoria sull'Inter U23: "Abbiamo trovato la continuità, non era semplice"
- 23:10 Bergomi: "Inter diversa, Chivu sta trasmettendo aggressività. Dicembre mese chiave"
- 23:05 videoGenoa-Inter 1-2, Tramontana: “Vittoria e primato importantissimi. Contento per Bisseck"
- 22:56 Genoa, De Rossi: "L'Inter ha meritato la vittoria, ma ci abbiamo creduto. Orgoglioso dei ragazzi"
- 22:42 Serie A, alla Juventus basta Cabal: Bologna battuto 1-0 al Dall'Ara
- 22:28 Juventus, Chiellini: "Non parlo di Frattesi, è dell'Inter. Non vogliamo privarci di Thuram"
- 22:14 Best FIFA Football Awards 2025, martedì sera la cerimonia di premiazione a Doha
- 21:50 Bisseck finalmente in gol e auto-ironizza sul suo sinistro. Poi celebra la "vittoria importantissima"
- 21:20 Genoa-Inter, la moviola - Qualche imperfezione per Doveri, dubbi sul contatto Marcandalli-Sucic
- 21:04 Chivu in conferenza: "Gruppo sano e di qualità. Calhanoglu da valutare, Darmian verrà con noi ma non sarà pronto"
- 20:59 Bisseck a ITV: "Peccato per il gol preso, ma stasera siamo felici"
- 20:55 Chivu a DAZN: "Noi i più forti? Cinque mesi fa dicevate che eravamo finiti". Poi spiega i cambi e concorda con Lautaro
- 20:52 Chivu a ITV: "Contenti del risultato, ora vogliamo portare a casa la Supercoppa"
- 20:44 Chivu a Sky: "Oggi prova di qualità anche dai subentrati. Un allenatore se vince va bene, se no viene criticato"
- 20:31 Genoa, De Rossi a DAZN: "Avremmo dovuto togliere un po' di ritmo all'Inter, ma bravi a tenerla in piedi fino alla fine"
- 20:28 Zielinski a ITV: "Felice per la mia continuità. Volevamo riscattarci dopo il Liverpool"
- 20:28 Lautaro a DAZN: "Ripreso la vetta della classifica con lavoro e sofferenza. Siamo consapevoli al di là delle critiche"
- 20:26 Zielinski in conferenza: "Calhanoglu un campione. Bello il primo posto, ma manca tanto"
- 20:24 Genoa, De Rossi a Sky: "L'Inter è forte, ti palleggia in faccia. Noi vicini alla nostra perfezione attuale"
- 20:24 Bisseck a DAZN: "Sapevamo fosse dura giocare qua. Il gol? Voglio sempre attaccare"
- 20:20 Zielinski a DAZN: "Non riuscivo a esprimermi al meglio, ora sto bene. Ringrazio il mister per la fiducia
- 20:15 Zielinski a Sky: "Sappiamo che il campionato è lungo. Ma abbiamo tutti i mezzi per restare davanti"
- 20:12 Il Player of the Match Lautaro a Sky: "Fare gol e aiutare la squadra è importante. Le reti così mi rendono felice"
- 20:12 Bisseck a Sky: "Abbiamo sofferto un po', ma a volte si deve vincere così. Mondiale? Non ci penso"
- 20:03 Genoa-Inter, le pagelle - Bisseck robusto, Lautaro bluffa. Zielinski si gode l'esperienza
- 20:03 L'Inter mette la freccia su Milan e Napoli: Genoa battuto 2-1 a Marassi, i nerazzurri sono primi in classifica
- 19:58 Genoa-Inter, Fischio Finale - Chivu dice 33: dominio e rischio, ma il l'epilogo sorride giustamente ai nerazzurri
- 19:55 Rivivi la diretta! Il POST PARTITA di GENOA-INTER: ANALISI, COMMENTI e PAGELLE
- 17:37 Zielinski a DAZN: "Fisicamente sto bene e cerco di aiutare la squadra, vogliamo fare una grande prestazione"
- 17:36 Zielinski a Sky: "Partite come quella col Liverpool lasciano carica, cerchi subito di riscattarti"
- 17:35 Genoa, Colombo a DAZN: "Non dimentichiamoci dove eravamo un mese fa. Ma ora abbiamo un'altra mentalità"
- 17:32 Genoa, Colombo a Sky: "Momento positivo, oggi servirà l'impresa. Derby personale? No perché..."
- 17:29 Genoa, Diego Lopez a DAZN: "I ragazzi avevano bisogno della spinta di De Rossi. Mercato? Siamo vigili"
- 17:28 Diego Lopez a Sky: "Inter su Norton-Cuffy? Crescita costante, deve fare ancora tanto qua al Genoa"
- 17:25 Rosi: "Chivu è entrato a gamba tesa nell'Inter, non era facile. È la sorpresa del campionato"
- 17:24 Chivu a DAZN: "Pio e Lautaro formano una bella coppia. I risultati di Milan e Napoli? Non abbiamo bisogno di guardarli"
- 17:21 Chivu a Sky: "Dobbiamo guardare a noi stessi, stasera sarà complicata. Con De Rossi non abbiamo parlato"
- 17:11 videoTensione prima di Genoa-Inter: tafferugli tra tifoserie fuori dallo stadio, lanciati bengala e fumogeni
- 17:10 Serie A, Fiorentina ultimissima: il Verona passa al Franchi con un gol di Orban nel recupero
- 17:08 Zielinski a ITV: "Campo difficile per tutti, ma vogliamo riscattarci. Sto bene e voglio dare il mio contributo"
- 16:55 Il Napoli crolla a Udine: Ekkelenkamp stende la squadra di Conte. L'Inter può scattare al 1° posto battendo il Genoa
- 16:41 Giana Erminio, Vinicio Espinal: "Bella impresa contro l'Inter U23, gli episodi ci hanno dato una mano"


