"Devo essere prima io a trasferire agli altri e ad essere di buon esempio per dare non il 100, ma il 110%. Una volta che hai trasferito questo quotidianamente è ovvio che alzi l'asticella anche nei confronti di chi lavora con te, dei tuoi calciatori". Arrivano nuove parole di Antonio Conte, protagonista nella giornata di ieri in Arabia Saudita presso il Leadership Development Institute (LDI), dove è salito in cattedra per dare lezioni di calcio agli allenatori locali. Oltre che il tema dell'eventualità di accogliere un giocatore arabo in Europa e la sua possibilità di allenare in Arabia Saudita in futuro, Conte ha spiegato anche il suo modo di lavorare direttamente dal palco.

"La richiesta deve diventare alta per tutti quanti se si vuole scrivere la storia, ovvero vincere. Perché chi vince scrive la storia dei club per cui si gioca o per cui si allena - ha rimarcato con sicurezza l'ex c.t. della Nazionale -. Mi rendo conto che c'è una richiesta molto alta da parte mia, tanti fanno fatica. Quando arrivi in club nuovi non tutti sono abituati al ritmo che tu porti e rischi di perdere qualcuno per strada perché non riesce a sopportare i giri del motore per cui fai andare la macchina. Ma se l'ambizione è quella di vincere e di cercare di fare qualcosa di importante e scrivere la storia è inevitabile chiedere tanto a se stessi e agli altri. È un modo di lavorare per eccellere e per cercare di vincere. Non è detto che alla fine si vinca, però l'importante è che alla fine della stagione tu sai che hai fatto il possibile dal punto di vista lavorativo per raggiungere il massimo". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 12 novembre 2019 alle 20:58 / Fonte: معهد إعداد القادة
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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