Come il capitano Achab guadava i sette mari in cerca di vendetta, così l’Inter di Antonio Conte ha dovuto navigare fra le pozze di Torino per uscire indenne da un anticipo insidioso, all’Olimpico casa dell’ex Mazzarri. E’ stata una partita difficile, in cui l’Inter ha sofferto prima di tutto un campo allagato in cui era francamente difficile giocare a calcio. L’ha vinta la squadra più ordinata, compatta, in grado di sfruttare il giusto tempismo per lanciare in verticale i suoi attaccanti. E se il Toro di Mazzarri si è fatto trovare impreparato in più di un’occasione, l’Inter è stata cinica e accorta, sempre sul chi va là: senza mezze misure, se la manovra non decolla si spazza. Conte ha segnato un record di punti che durava dagli anni ’50, ma non basta: la Juventus è ancora lì davanti. Vista la distanza abissale con il resto della Serie A, è una sfida a due: quanto riuscirà l’Inter a mantenere i ritmi follia degli otto volte campioni d’Italia? Il bello arriva adesso.

LU-LA IS BACK - Con questi due gol, sono sedici le reti segnate dalla coppia di attaccanti più prolifica della Serie A. Lukaku e Lautaro stanno letteralmente trascinando l’Inter verso vette inaspettate, aiutando Conte a sviluppare la sua idea di calcio e facendo sì che la squadra si trovi sempre a proprio agio nel gioco di sponde e movimenti che i Lu-La portano in dote. Contro il Torino, il duetto nerazzurro continua a macinare numeri impressionanti, correndo a perdifiato dietro ogni pallone. E, soprattutto, grazie a loro due l’Inter ha ricominciato a segnare in contropiede: c’è una mente illuminata che serve loro i palloni (qualcuno ha detto Brozovic?), ma i tagli che Lukaku e Lautaro fanno sono letali. Il primo imbambola Izzo, il secondo temporeggia, sembra perdere l’attimo, e invece colpisce lì dove fa più male. Avrebbe anche l’occasione di fare lo 0-4, ma la palla esce di pochissimo a fil di palo. Intanto, Lukaku è arrivato all’ottavo anno di fila in doppia cifra realizzativa. Lautaro a metà novembre, ha eguagliato il record di gol della scorsa stagione.

CRACK SOSPETTO - Il momento più brutto della gara dell’Inter è senza dubbio l’uscita dal campo di Barella, che ha consegnato la squadra a qualche minuto di panico - fortunatamente a ridosso dell’intervallo. Conte ha ridisegnato i suoi, ma la smorfia di dolore del cagliaritano (oltre al fatto che il giocatore ha detto di aver sentito il ginocchio fare “crack”) non lasciavano presagire nulla di buono. L’Inter ha comunicato che per Barella si tratta di una contusione al ginocchio che verrà rivalutata nei prossimi giorni: in questo caso, le opzioni peggiori sarebbero scongiurate. Tuttavia l’Inter non ha buona sorte con gli infortuni, nelle ultime stagioni: le probabilità che Conte debba giocarsi la qualificazione in Champions League con letteralmente tre centrocampisti disponibili (di cui uno è Borja Valero, che costringerebbe Brozovic a giocare “fuori ruolo”) è concreta.

INFINITO - Proprio lui, Brozovic. L’uomo dei palloni intelligenti, della calma olimpionica. Quest’oggi ha messo due compagni in porta, oltre ad aver fatto girare la squadra in mezzo al pantano di Torino. Come se non bastasse, quando entra Borja Valero si mette a fare l’interno di centrocampo per poi essere spostato in una posizione ibrida, a metà fra l’essere un centrocampista e un esterno - con Biraghi che arretra in una difesa a 5, con D’Ambrosio dall’altro lato. Come in quel vecchio spot, Brozovic è letteralmente inesauribile. E come lui, Conte. Che non ha avuto problemi a lasciare il predominio agli avversari: nel secondo tempo voleva solo gestire le energie. E ci è riuscito perché oltre alla classe di De Vrij, anche Brozovic è riuscito a emergere come leader tecnico in un contesto qualitativamente disastrato come quello in cui Inter e Toro si sono affrontate ieri sera. Portare a casa con relativa tranquillità una partita come quella di ieri è un altro segnale importante: Conte controlla ogni dettaglio e guida il suo vascello, la Perla Nera d’Appiano Gentile, verso nuovo orizzonti. In barba a Jack Sparrow e I sette mari. 

VIDEO - DA LAUTARO A LUKAKU, TRIPLO URLO PER TRAMONTANA

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 24 novembre 2019 alle 08:15
Autore: Marco Lo Prato / Twitter: @marcoloprato
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