"Eto’o diceva che le finali non si giocano ma si vincono? Sono d’accordo con lui perché nelle finali va messo il cuore perché al di là della partita, ci devi mettere cuore e anima per vincerla. Sarà una grande partita, faremo una grande settimana per essere pronti ad affrontare una grande squadra che è il Paris e speriamo di farcela". Musica e parole di Carlos Augusto che, nel corso dell'Inter Media Day in vista della finale di Champions di sabato, ha così parlato ai microfoni dei giornalisti presenti in zona mista di Appiano Gentile. Di seguito le parole raccolte dagli inviati di FcInterNews.it.

Il PSG in cosa è differente rispetto a Bayern e Barça?
"Sono squadre che hanno degli esterni molto forti, con esperienza e qualità. Il Paris ha meritato la finale, sono una grande squadra e sanno difendere pure bene. E quello fa la differenza. Bayern e Barça erano due squadre che potevano arrivare in finale e lavoreremo per fare anche contro il PSG una grande partita".

È meglio cancellare tutto ciò che è successo in vista della finale, o meglio ricordarsene e trasformare la rabbia in benzina?
"Prima di tutto io sono felicissimo per quello che il gruppo ha fatto. Siamo l’Inter e dobbiamo sempre lottare fino all’ultima partita per un trofeo. È chiaro che ci sia rabbia per lo scudetto, ma siamo un gruppo con esperienza che sa capire le situazioni. Dobbiamo avere la rabbia, ma quella deve aiutare, non deve essere un ostacolo. Ma siamo un gruppo di ragazzi straordinari e capiamo quando è il momento di staccare e concentrarci sulla finale di Champions. Anche perché se la vinci quello che è successo prima non conta più".

Al di là del percorso degli ultimi mesi, c’è stato un momento in cui vi siete resi conto di poter arrivare in finale?
"Siamo concentrati per vincere, siamo l’Inter. A inizio stagione dicevamo di voler vincere il campionato e arrivare in fondo in Champions. Pensavamo partita dopo partita e quello fa la differenza. Abbiamo affrontato grandi squadre e ora c’è la finale".

Per te è un sogno? Dalla Serie B alla finale di Champions…
"Nelle settimane scorse c’era il campionato ed eravamo concentrati su quello perché c’erano le possibilità di vincerlo. Adesso abbiamo questa settimana e dobbiamo essere concentrati per questa finale che è, secondo me, la partita più importante dell’anno. È il campionato più bello da vedere, da giocare, ed è il trofeo più importante per i club. Quindi vedendo il mio percorso, vedendo che due anni fa stavo affrontando la finale di play off col Pisa e ora mi gioco la finale di Champions contro il Paris. È un cammino straordinario e spero di continuare così".

Come hai visto lo spogliatoio? C’è rabbia?
"Chiaro che c’è rabbia per non aver vinto niente fino ad oggi, ma siamo un gruppo esperienze che capisce le situazioni. E la rabbia deve aiutarci, non deve essere un ostacolo. Dobbiamo restare concentrati perché abbiamo fatto un grande percorso e dobbiamo fare una finale che lo faccia concludere in bellezza".

Sulla finale di Istanbul, cosa ti hanno raccontato i compagni?
"Loro hanno detto che è stata una grande stagione quella, poi chiaro che non sia piaciuto a nessuno perderla e tutti erano bruciati da quella finale. Ma questo gli ha fatto venire ancora più voglia per tornare in finale. È un gruppo che sta bene insieme, il nostro, e quello fa la differenza. Speriamo di uscirne bene".

Quali possono essere le chiavi tattiche di questa finale?
"Sappiamo che le finali sono sempre diverse perché ci sono grandi cose da giocare. Noi lavoriamo su noi stessi, lavoriamo su come giochiamo, difendiamo e attacchiamo noi che è la cosa più importante. Poi ci sono le robe tattiche, è chiaro, e per quelle c’è l’allenatore che ci aiuta, ma dobbiamo essere concentrati sulla partita. Poi quello che succederà vedremo".

Dopo il Barcellona è cresciuta la vostra consapevolezza?
"No. Sappiamo che quando si vince contro grandi squadre così viene voglia di fare grandi cose e Bayern e Barcellona sono due grandi squadre che potevano arrivare in finale. Quello che diciamo noi è che abbiamo fatto grandi partite contro grandi club e sappiamo cosa possiamo fare e speriamo di fare una grande finale per noi e per tutti".

Ti senti sottovalutato come giocatore? Inzaghi oggi ti ha elogiato per la tua duttilità…
"No, allora… Non so se vengo sottovalutato. So che si parla poco di me, però io sono tranquillo qui, lo sapete. Alla fine quello che conta sono gli allenamenti e vedere ciò che facciamo nel club. Poi se si parla più o meno di me, l’importante è aiutare i miei compagni".

Su Acerbi:
"È un giocatore con molta esperienza, che ha lottato tanto e non si arrende mai. Va fino in fondo ad ogni partita e allenamento e quando vede un compagno che va in corsa al novantesimo va in attacco perché c’è la voglia di vincere. È un giocatore importante in squadra e sono grato a lui per quello che fa. Ha una grande storia anche fuori dal calcio e siamo grati di avere giocatori così in squadra".

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Psg-Inter, Media day ad Appiano. Augusto: "Le finali non si giocano, si vincono. Lo scudetto..."
Sezione: Focus / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 16:17 / Fonte: Dagli inviati Mattia Zangari, Christian Liotta e Simone Togna
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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