Dell'intero staff al seguito di Frank de Boer, Michele Santoni è l'unico italiano: il 36enne ex Lazio sarà il data analyst, e avrà il compito di supportare il nuovo tecnico dell'Inter nelle analisi dei video, nella lettura dei dati raccolti e nell'impostazione tattica della squadra. Intervistato da Roberto Boninsegna per Panorama.it, Santoni ha svelato qualche piccolo segreto della nuova squadra nerazzurra: "Come giocheremo? In partenza sicuramente con il 4-3-3, ma quello che conta è l'interpretazione del match, la capacità di aggredire, dove si vuole recuperare il pallone e cosa se ne vuole fare quando si entra in possesso. Poi dipenderà anche dall'avversario. La rosa è di buon livello, ci sono tanti giocatori dall'ottima tecnica".

Santoni ha anche parlato del rapporto che lo lega a De Boer: "Con Frank ci conosciamo da tempo, ho lavorato con lui all'Ajax e anche dopo essere tornato in Italia siamo rimasto sempre in contatto. Ho mantenuto la casa ad Amsterdam e quando andavo su ci si vedeva insieme ad amici comuni". Poi lo difende dalle critiche legate alla sua poca esperienza internazionale: "Lo si diceva anche di Rudi Garcia quando arrivò alla Roma. Frank sarà l'unico allenatore straniero della Serie A e potrà contribuire all'innovazione del movimento. Poi starà a me aiutarlo a integrarsi negli usi e abitudini del calcio italiano. In Olanda ad esempio non si usa fare i ritiri. Essere l'unico italiano nel team di Frank non sarà un problema, a parte che anche tra i giocatori la componente italiana non è così ampia, poi c'è anche Michel Kreek, che ha giocato a Padova e Perugia. Il mio sogno? Diventare primo allenatore". 

Sezione: Focus / Data: Dom 21 agosto 2016 alle 15:11
Autore: Redazione FcInterNews.it
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