Domenica ci sarà il ritorno di Pazzini a Marassi, lo stadio che l'ha amato e che ora lo ritroverà da avversario. Il Pazzo non sapeva quando sarebbe arrivato questo giorno: "Sinceramente ho sempre vissuto, e vivo, giorno per giorno. Non fa parte del mio carattere pensare troppo al futuro. Altrettanto sinceramente però ero consapevole che prima o poi sarebbe potuto arrivare... Mi sento strano. Per me questa è una settimana particolare. Le giornate sono scandite da tempi diversi, nella mia testa. Cerco di pensarci poco. Sarà qualcosa di speciale, in ogni caso. Fino a un mese fa quella maglia era la mia maglia. Non sarà semplice. So, mi ripeto, che dovrò restare freddo".

Una partita che, a livello di emozioni, sarà una delle più difficili nella carriera di Pazzini: "Sicuramente sì. Non tanto per la posta in palio, è una singola partita di un campionato seppur importantissima per noi. E infatti veniamo, vengo a Genova per vincere. Ma a livello di pelle. Sarà un bombardamento di emozioni. Non sarà affatto semplice estraniarsi, anche solo per novanta minuti, da un passato recente che sento molto, molto mio. E non parlo così per ruffianeria. Chi mi conosce lo sa che non ne sono capace".

L'attaccante non sa che accoglienza potranno dedicargli i tifosi blucerchiati: "Non c’ho ancora pensato. Però, a questo proposito, rispondo come ho già fatto una volta. Qualunque cosa succeda, non cambierà di una virgola quello che provo e proverò sempre per la Sampdoria". Poi Pazzini dice che da professionista cercherà di fare gol: "Scenderò in campo per dare il massimo per l’Inter. Come ho sempre fatto per tutte le squadre in cui ho giocato. Questo per noi è un momento chiave della stagione. In campionato abbiamo un obiettivo importante, che è la rimonta sulle squadre che in questo momento ci precedono, e cioè il Napoli e il Milan. Ogni partita puntiamo alla vittoria, non abbiamo altra scelta. Ci siamo avvicinati e non vogliamo fermarci".

L'esperienza di Giampaolo alla Samp potrebbe essere utile anche per Leonardo: "Qualcosa gli devo dire. Però lui è un allenatore talmente preparato e questa è una società talmente professionale che per preparare la partita non hanno certamente bisogno di chiedere consulenze a me". A proposito dell'Inter, Pazzini racconta come ci si trova in una grande squadra: "Le prospettive ovviamente cambiano. L’Inter è una macchina per vincere. Abbiamo tanti obiettivi da centrare e per questo siamo sottoposti a grandi pressioni. Tante cose però sì, dai, sono come me le aspettavo".

Anche se non ha ancora trovato casa a Milano, il Pazzo vuole restarci per molto tempo: "Spero di restare tante stagioni nell’Inter e di vincere il più possibile con questa società. Tornare alla Samp? Mai dire mai". Questo non vuol dire che Pazzini non voglia stare all'Inter, ma solo che in un futuro molto lontano potrebbe fare ritorno a Genova, dove ha lasciato ottimi ricordi. 

Sezione: FOCUS / Data: Ven 25 febbraio 2011 alle 09:25 / Fonte: Secolo XIX
Autore: Guglielmo Cannavale
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