René Krhin parla ai microfoni di Inter Channel, nel corso di Radio Appiano a proposito del suo ritorno all’Inter e della sua condizione: "Fa piacere, in questi quattro anni il mio obiettivo era tornare qui, era un sogn. Per me è un onore, è bello vedere altri giocatori che sono tornati, Andreolli, Obi. E' una cosa molto bella secondo me. Io sono arrivato in Italia a 16 anni, tutte le persone che ho conosciuto mi hanno aiutato, mi ha aiutato aver fatto tutto il settore giovanile all'Inter, la maglia per me non vuol dire solo essere dell'Inter, chi non è cresciuto nel settore giovanile magari non può capirlo. Per giocare in Serie A bisogna essere completi, ho avuto tanti allenatori a Bologna che mi hanno insegnato tanto. Le società hanno avuto pazienza nonostante i tanti problemi fisici, hanno sempre creduto in me. Quando giochi in una big come l'Inter è diverso, c'è pressione per vincere, io voglio dare il massimo, fare bene questo precampionato, poi sarà il mister a decidere, io comunque darò il massimo per questa maglia sicuramente. Avere connazionali in squadra? Handanovic lo conosco da più tempo, adesso ho conosciuto Vidic, con Kovacic la stagione scorsa ho scambiato delle parole quando ci siamo incontrati in campionato. Fa piacere questo, ma deve esserci un gruppo unito, tutti devono andare d'accordo con tutti. E' normale poi stare insieme per una questione di lingua. All’Inter sono tutti grandi campioni che possono fare davvero bene, tanti mi hanno fatto impressione. Kovacic l'anno scorso ha fatto bene ma magari non ha avuto continuità, quest'anno è diverso. Non è facile oggi trovare un giocatore che salta l'uomo, lui può fare la differenza da questo punto di vista".

Sezione: Focus / Data: Gio 17 luglio 2014 alle 17:58 / Fonte: Inter Channel
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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