Cinque minuti per mandare in archivio una sosta che è sembrata interminabile, tra il caso Acerbi e le solite voci sul futuro societario. L'Inter scende in campo per ultima, la sera di Pasquetta, ma con la fretta di tornare alla normalità nel più breve tempo possibile contro l'Empoli, reduce da tre sconfitte di fila, praticamente con lo score di chi è destinato a recitare il ruolo di vittima sacrificale. E, in effetti, dopo il fuoco di paglia iniziale dei toscani, sono i nerazzurri a prendere il comando del gioco creando due occasioni nel giro di un amen: prima Elia Caprile fa muro sul colpo di testa a colpo sicuro di Lautaro Martinez, poi poco più in là la coppia Bastoni-Dimarco confeziona un'azione tutta mancina che si traduce nel vantaggio allo scoccare del quinto. Cross del 95 ad armare il tiro vincente in controbalzo di Dimash, che fa il bis dopo la perla dell'andata al Castellani. L'Inter fa 30/30, andando a segno in tutte le giornate di questa Serie A, come la Juve di Conte nel 2013-14. 

Incassato il colpo, gli ospiti non fanno in tempo nemmeno a organizzare la reazione che vengono subito ricacciati indietro dall'ennesimo sganciamento da ala sinistra di Bastoni che, dopo aver ricevuto il pallone di ritorno con il tacco dal Toro, conduce palla fino all'interno dell'area di rigore e poi esplode la conclusione, deviata sul palo dal portiere. Quasi 2-0 per i nerazzurri, che sono in controllo ma vengono sempre tenuti sull'attenti: M’Baye Niang riesce a chiamare la profondità, ma il tiro successivo è solo un modo per far scaldare Emil Audero. Qualche minuto più tardi il coefficiente di difficoltà della parata si alza per l'ex Samp, quando deve allungare il tiro forte ma centrale di Razvan Marin sopra la traversa. Il momento positivo dell'Empoli dura per qualche minuto, tanto da costringere l'Inter a rispettarlo con umiltà difendendosi negli ultimi 30 metri. Non succede nulla di eclatante comunque, a parte un colpo di testa strusciato di Niang nel cuore dell'area e un cross dalla linea di fondo di Szymon Zurkowski facilmente controllato da Audero. L'Inter si riaffaccia delle parti di Caprile con Henrikh Mkhitaryan, ma deve continuare a guardarsi le spalle, soprattutto perché commette qualche imprecisione in sede di costruzione: una di questa fa correre verso l'area Niang, il cui tiro viene sporcato in corner. Uno a zero per l'Inter al duplice fischio, con l'Empoli che ha avuto il merito di non soccombere nonostante lo svantaggio immediato. 

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Sezione: Focus / Data: Lun 01 aprile 2024 alle 21:33
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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