Gian Piero Gasperini, dopo la conferenza stampa, parla anche ai microfoni di Inter Channel con Roberto Scarpini e il direttore Edoardo Caldara. FcInterNews.it ha seguito in diretta anche l'evento del canale tematico nerazzurra.

ORE 14.34 - Termina il simpatico colloquio di Gian Piero Gasperini con Roberto Scarpini e Edoardo Caldara a Inter Channel.

Sul suo staff, mister, cosa ci dice?

"Ho avuto la possibilità di portarmi dietro Caneo e Trucchi, il Genoa ci ha dato la disponibilità. E inoltre farà parte anche Ivan Juric dello staff tecnico, lui conosce bene i miei metodi, lavoriamo insieme da 7 anni e per vicinanza d'età con i giocatori può essere un buon tramite. In più, Rapetti, Nista e Bernazzani insieme agli altri rimarranno e ci daranno una mano a inserirci".

Il tuo Genoa giocava per vincere. Contro l'Inter tanti giocheranno per non perdere.

"Cambia tanto, però all'Inter hai giocatori di maggiore livello e qualità. Spesso incontreremo squadre votate alla fase difensiva contro di noi, anche se oggi però il calcio consente a tutte le squadre di avere attaccanti rapidi che possono sorprenderti in contropiede. Preparerò un'Inter che sappia giocare su ritmi diversi, interpretare la partita in più modi. Questo dovremo però vederlo in campo, la base è forte e qualcosa bisogna vincere all'Inter, sono convinto che giocando un buon calcio si abbia più possibilità di vincere".

Stai seguendo la Copa America in corso?

"Sì, e vediamo come squadre tatticamente organizzate. Bisogna giocare con ritmi altissimi ad oggi, è fondamentale".

Avrai un giovincello di nome Javier Zanetti che non c'è mai nelle formazioni estive e poi fa sempre 38 partite...

"Ci siamo sentiti, sì. Lui è un'eccezione, la prova che un uomo anche oltre i 30 anni è ancora nel pieno della forza e della maturità. I limiti possono essere mentali, si può iniziare a non sentirsi atleticamente fresco, appena sbaglia una partita si fa subito riferimento a quello. Bisogna lavorarci mentalmente, ma a 31-32 anni si è nel pieno della forza se non ci sono infortuni in mezzo, ovviamente".

Capitolo giovani, ne inserirai in questo gruppo?

"Ne ho parlato con la società, c'è necessità di avere qualche ricambio giovane da inserire con volontà di far bene e crescere. Anche se per me i giocatori di 31 e 32 anni sono dei ragazzi visti i metodi di allenamenti...".

Sei un giocatore di scacchi? Mourinho disse che rispondevi a ogni sua mossa, in un Inter-Genoa...

"Giochicchio, ma non sono bravo (ride, ndr). E' vero, in quella partita andrò a così. La difesa a tre mi piace, non la faceva nessuno, giocavo con questo 3-4-3 atipico e mi piaceva essere etichettato così. Se giocheremo a 3 o a 4? A tre, dai (ride ancora, ndr). Saremo in undici, questo sicuro, dovremo essere duttili ed è una qualità di questa squadra".

Il suo credo si inserirà in questo gruppo.

"Assolutamente sì, servirà un ambiente positivo perché staremo insieme veramente tanto, dovremo allenarci con divertimento, oltre ovviamente alle idee prettamente tattiche".

Avrai a disposizione tantissimi campioni. Come gestirli? Crespo ti ha parlato dell'Inter quando arrivò al Genoa?

"Bisogna avere una buona empatia col gruppo e con i campioni, diventa tutto molto più facile. Hernan si portò al Genoa tutta la mentalità del campione che giocava all'Inter, per un periodo non ha giocato e si è allenato con un'umiltà straordinaria, è stato anche determinante quando lo abbiamo inserito tra campionato, Europa League e anche un gol strepitoso alla Juventus".

Come hai trovato il presidente Massimo Moratti al primo impatto?

"Quando l'ho incontrato non toccavo a terra, avrei voluto iniziare dopo mezz'ora ad allenarci e a giocare. Moratti ti trasmette entusiasmo, ti trasmette tutto quello che prova per questa società, voglio iniziare da questo e così capisco perché i giocatori siano legati all'Inter e al suo presidente, una componente che distingue questa società".

Come gestirai la differenza tra il Genoa e l'Inter?

"Quando arrivai a Genova, in Serie B, volevano soltanto che arrivassimo in A, nient'altro. Qui è tutto amplificato ma le pressioni sono comunque tante, bisogna centrare gli obiettivi e convincere i giocatori, i tifosi, la gente e la proprietà".

Ti fa piacere l'appoggio dei tifosi del Genoa?

"Mi fa molto piacere, spero di poter un giorno poter convincere anche qui la tifoseria come feci a Genova. E' un traguardo al quale ambisco, spero di poterci arrivare".

Meglio Gasperson o Gasperinho?

"Sicuramente Gasperson. E' un nomignolo dei tifosi del Genoa. Ah, ma Gasperinho era legato a Mou? Allora facciamo Gasperinho... (ride, ndr). Sono due grandissimi allenatori, lui e Ferguson. Quel soprannome Gasperson mi legò anche a Preziosi, c'era unità di intenti, ero visto come un tecnico che lavorò con la società in simbiosi totale".

Ci sei piaciuto quando ti sei differenziato dalla Juventus.

"Sai, ho allenato tanti ragazzini. Ho iniziato con bambini di 12 anni, ho fatto il mio percorso di settore giovanile e poi qualcuno vuole etichettarti in qualche modo. Sono sempre stato indipendente e libero".

ORE 14.12 - Gasperini è arrivato da Scarpini e Caldara.

ORE 14.07 - Il tecnico è in arrivo negli studi di Inter Channel.

Sezione: FOCUS / Data: Mar 05 luglio 2011 alle 14:09
Autore: Fabrizio Romano
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