Per domani è in programma il summit tra Uefa, EcaFifpro e i segretari generali delle federazioni. In videoconferenza, il messaggio di Ceferin sarà ribadito: il calcio europeo non si fermerà dinanzi al coronavirus e, se necessario, si giocherà in estate per chiudere la stagione. Vista l'impossibilità di avere date certe con il virus ancora sparso per l'Europa, verranno illustrati vari scenari. Come riferisce il Corriere dello Sport, a oggi sono azzerate le possibilità di riprendere a metà aprile come si riteneva nelle previsioni più ottimistiche. Restano quindi altre tre opzioni sul tavolo: il migliore prevede la ripartenza a metà maggio (16-17), un secondo definito “di buon senso” tra fine maggio (31) e inizio giugno (3), un terzo “molto ritardato” con il via entro la fine di giugno. Senza specificare se il 14 o più in là, fino al 28. In questo caso, ovviamente, sarà rivisto il format di Champions ed Europa League in modo da accorciare la strada verso le finali.

Difficile, peraltro, si possano rivedere i tifosi negli stadi a breve tempo. Possibile, infine, una partenza sfalsata delle varie leghe domestiche: c'è l'idea di far ripartire prima quei campionati dove il problema del contagio sarà stato già risolto. La Serie A, dunque, potrebbe avere un piccolo vantaggio temporale. 
 

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Sezione: Focus / Data: Mar 31 marzo 2020 alle 08:27 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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