Quattordici presenze, tra campionato e coppa Italia, un gol e la maglia da titolare del Crotone, fanno di Eloge Koffi Yao Guy, difensore centrale ivoriano classe 1996, uno dei migliori canterani dell'Inter partiti la scorsa estate da Milano per maturare e crescere nei vari tornei professionistici. Conosciamolo meglio in questa intervista rilasciata in esclusiva a FcInterNews.it.

Quattro mesi a Crotone: qual è il primo bilancio?
“Fino ad ora è andato tutto molto bene. Qui c’è un gruppo fantastico, costituito da giovani e calciatori più esperti. Tutti insieme formiamo un gruppo ben amalgamato. La partenza in campionato è stata molto buona, ma non possiamo permetterci di rilassarci nemmeno per una gara. Il torneo cadetto non ti concede pause ed è uno dei più difficili in assoluto”.

Qual è il tuo obiettivo per questa stagione?
“Maturare quanta più esperienza possibile in campo e crescere sia come uomo che come calciatore”.

Quali sono state le difficoltà iniziali?
“Grazie ai miei compagni e all’ambiente che c’è intorno alla squadra non ho difficoltà nell’affermare che non ho avuto grosse difficoltà di ambientamento. Sta andando tutto molto bene: la speranza è che tutto possa continuare così…”.

A chi ti ispiri?
“Ovviamente guardo molto ai difensori e, da questo puto di vista, dico che il mio modello è il calciatore spagnolo del Real Madrid, Sergio Ramos”.

Quale attaccante, invece, ti ha messo maggiormente in difficoltà nel corso di questo primo scorcio di stagione?
“Senza dubbio Stefano Giacomelli, attaccante del Vicenza”.

Parlaci un po’ della tua esperienza nerazzurra.
“All’Inter mi legano tanti bei ricordi, sia a livello umano che sportivo. Lo scorso anno abbiamo vinto il Trofeo Viareggio e sono legato a tutto il gruppo. Ho contatti continui con tanti miei ex compagni, tra cui Camara, Donkor, Dabo, Baldini e Palazzi. Spesso, poi, mi capita di vedere in televisione le partite dell’attuale Primavera”.

Come vedi il tuo futuro?
“Non ci penso: il mio obiettivo è fare bene qui a Crotone”.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 19 novembre 2015 alle 11:06
Autore: Giuseppe Granieri
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