Nel 1997-98, nel corso dei quarti di finale della Coppa Uefa, l’Inter affrontò lo Schalke 04. Uno dei protagonisti di allora, l’ex centrocampista nerazzurro francese Benoit Cauet racconta a FcInterNews.it i contenuti di quella sfida e, in chiusura, inquadra anche i motivi tecnici della doppia sfida di aprile in Champions League contro gli uomini di Rangnick.

Cauet, facciamo un salto nel 1997-98: che partite furono?

“Ricordo due match molto duri, difficili e combattuti. Lo Schalke era una buona squadra, con 3-4 giocatori di valore: aveva un buon impianto di gioco ma, dalla sua, poteva contare anche su un temperamento e una voglia di giocare e di vincere incommensurabile. La prima partita la vincemmo con un gol di Ronaldo, poi – nel ritorno – andammo sotto e riuscimmo a pareggiare solo ai supplementari con Taribo West. Ma quella partita, e il superamento del turno, rappresentò la molla che ci fece capire che avremmo potuto vincere quella coppa, come poi facemmo in finale contro la Lazio”.

L’urna di Nyon ha rimesso nuovamente di fronte l’Inter e lo Schalke per i quarti di Champions.

“Io non vedo uno Schalke inferiore al Bayern Monaco. Se i tedeschi hanno superato il Valencia vuol dire che hanno dalla loro valori importanti. A parte l’infortunio di Huntelaar, possono infatti contare sull’apporto di un grande campione come Raul che non smette mai di stupire”.

Che sfide saranno?

“Saranno due gare toste, da combattere, ma credo che l’Inter abbia ormai nel suo DNA la sofferenza per arrivare alla vittoria. Nonostante tutto, sono fiducioso per il passaggio del turno; del resto sempre meglio Schalke che Barcellona o Real Madrid...”.

 

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Sezione: Esclusive / Data: Mar 22 marzo 2011 alle 18:31
Autore: Giuseppe Granieri
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