Un'estate al vento. Quante ne abbiamo lette, quante ne abbiamo sentite: "Inter indebolita dal mercato", "Inter in finale di Champions per un sorteggio favorevole", o meglio ancora "Inter contropedista e individuale: deve essere più europea". 

Alla fine dei giochi è sempre il campo a parlare, con la speranza questa volta che qualcuno abbia realmente acceso la televisione, pagato regolarmente l'abbonamento a DAZN e visto la partita, senza spegnerla sul 3-1. Perché altrimenti non c'è alcuna spiegazione logica alla "crociata" mediatica che alcuni continuano a portare avanti contro mister Inzaghi. Anche noi abbiamo criticato il mister la passata stagione, quando era doveroso farlo, salvo poi fare un passo indietro ed elogiarlo per il grande lavoro fatto negli ultimi mesi e non solo.

Simone Inzaghi è l'allenatore più sottovalutato della storia dell'Inter e attualmente in Italia. Colpa dei due scudetti non vinti. Perché alla fine dei giochi per alcuni conta solo quello. Non importa il gioco spumeggiante, esaltante, europeo, divertente, eccitante che l'Inter da tre stagioni fa vedere in giro per l'Italia e per l'Europa. Non importa la finale di Champions League giocata alla pari (e forse qualcosa anche di più) contro il Manchester City di Pep Guardiola, la squadra più forte al mondo. Non importano i 5 derby vinti sui 5 giocati nel 2023. Non importa aver scritto la storia e aver vinto 5 derby consecutivi in tutte le competizioni contro il Milan. Non importa avere un parziale di 12 gol fatti e uno solo subito contro i cugini negli ultimi 5 precedenti. Non importa essere arrivato in finale di Champions League. 

Dovremmo essere orgogliosi da italiani di avere un fuoriclasse in panchina come Simone Inzaghi. Perché lo è. E poi è giovane. Ma è sulla panchina dell'Inter, forse è questo il reale problema? Perché esaltare De Zerbi e il suo gioco e non quello di Inzaghi? Perché continuare ad elogiare un allenatore come Allegri o Mourinho sulla base di una "carriera" di vittorie e non parlare del lavoro fatto da Inzaghi? Perché esaltare il gioco di Guardiola quando Inzaghi lo ha neutralizzato? Perché non criticare Pioli in maniera pesante dopo 5 derby persi di fila e dopo un derby perso 5-1 ma alla prima occasione attaccare Inzaghi? Tante domande, nessuna risposta. E Simone resta lì. Sottovalutato da tutti, ma forse è meglio così. Noi ce lo teniamo stretto perché è un fuoriclasse. Il tempo è tutto dalla sua parte. Simone, non devi dimostrare nulla a nessuno. Tutto quello che devi fare è farci divertire, gioire e sognare. E nella nostra storia un posticino te lo sei guadagnato da tempo. FORZA MISTER INZAGHI! 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 18 settembre 2023 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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